LIBERI DALLE MAFIE nelle scuole medie della Bassa Romagna
percorso di sensibilizzazione 2012-13 nelle scuole secondarie di I grado dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
LIBERI DALLE MAFIE nelle scuole medie della Bassa Romagna" />
in foto, Boris Giuliano
INTRODUZIONE E ORIGINE DEL PROGETTO
L’Associazione Pereira da anni realizza percorsi educativi antimafia sul territorio dell’Emilia Romagna ottenendo degli ottimi riscontri, non solo in termini di partecipazione e coinvolgimento degli studenti, ma anche in termini di impatto sul tessuto cittadino attraverso la realizzazione di documentari ed eventi pubblici, conclusivi degli iter formativi nelle scuole.
Il principio fondante di tale approccio è che le giovani generazioni inizino un vero e proprio “percorso” che dalle scuole possa “riversarsi” al di fuori delle stesse, divenendo in questo modo soggetti attivi del territorio ed “imprenditori” di se stessi e delle legalità. Per questo motivo e con questo spirito è stato ideato il progetto “LIBERI DALLE MAFIE”, un percorso educativo multidisciplinare in grado di unire sinergicamente: a) lezioni frontali, b) comunicazione audio visuale, c) incontri diretti con testimoni quali familiari di vittime di mafia, esperti in materia e rappresentanti di Libera e delle cooperative antimafia che lavorano sui beni confiscati. A questo proposito, gli studenti si sono potuti incontrare tra gli altri con il testimone di giustizia Pino Masciari, il giornalista antimafia sotto scorta Giovanni Tizian, l’imprenditore vittima di usura Antonio Anile e con la familiare di vittime di mafia Margherita Asta.
Il progetto ha visto, a partire dal 2008, il coinvolgimento di migliaia di studenti appartenenti alle scuole medie e superiori del territorio regionale e la realizzazione di importanti eventi pubblici dalla forte valenza civica e legalitaria.
A questo proposito è stato ideato l’evento “Ravenna contro le mafie” che nel 2010 ha visto la partecipazione di Giovanni Impastato – fratello di Peppino, vittima di mafia – e la performance musicale finale dei Modena City Ramblers. Nel 2011 hanno invece partecipato, fra gli altri, il magistrato Giuseppe Ayala – pm al maxi processo di Palermo e collaboratore di Falcone e Borsellino – e il noto giornalista ed autore televisivo Carlo Lucarelli. Entrambe le edizioni hanno avuto un notevole successo vedendo la partecipazione di circa 1.200 persone, fra cui gli stessi insegnanti e studenti coinvolti nel precedente iter formativo. In particolare questi ultimi, sempre nel 2011, oltre al percorso formativo in aula e al sopraindicato evento finale, hanno avuto la possibilità di incontrare Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Il 9 marzo 2012, presso il Teatro Rasi di Ravenna, più di 500 persone hanno assistito alla terza edizione di “Ravenna contro le mafie”, a cui hanno partecipato Nando Dalla Chiesa, docente universitario e presidente onorario di Libera e Tano Grasso, presidente onorario della Federazione delle Associazioni Antiracket in Italia (F.A.I.). Durante la serata vi è stato anche il prezioso contributo video da Bruxelles dell’eurodeputata Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso.
Infine, il 17 maggio 2012, nell’ambito della prima edizione del progetto “Liberi dalle mafie” nelle scuole secondarie di I grado dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna si è tenuto all’Auditorium Corelli di Fusignano l’evento “Pino Masciari: una testimonianza per la legalità”. Per l’occasione, Pino Masciari – definito il principale testimone di giustizia in Italia – reduce dagli incontri mattutini con gli studenti superiori di Ravenna e Lugo, ha portato la propria forte testimonianza ad un variegato ed appassionato pubblico.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si propone, attraverso diverse fasi, di informare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti delle Scuole secondarie di I grado del territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna alle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della legalità e della giustizia, all’educazione al senso civico e democratico e all’impegno contro ogni forma di corruzione.
A questo proposito il progetto, prendendo come target di riferimento le Scuole secondarie di I grado del territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, intende sviluppare un percorso formativo in grado non solo di fornire gli strumenti per una migliore e più approfondita comprensione del fenomeno mafioso in Italia e delle sue implicazioni nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di educare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti sulle forme di resistenza che la società civile ha saputo opporre nel tempo a questo fenomeno.
Il progetto inoltre, attraverso le testimonianze di diversi attori ed esperti del settore, fungerà da momento di incontro e conoscenza fra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo che lavorano nella direzione della promozione di una cultura della legalità e della giustizia, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti e insegnati riguardo al tema della lotta contro le mafie.
Tale percorso sarà affiancato da attività rivolte alle Consulte degli studenti delle Scuole secondarie di I grado del territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
E’ previsto infine, nell’aprile/maggio 2013, un evento conclusivo dell’iter progettuale che si svolgerà nel territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, rivolto all’intera cittadinanza così come alle Istituzioni e alle associazioni locali (oltre che naturalmente alle classi e alle scuole precedentemente coinvolte nel percorso formativo) che fungerà da momento di incontro, di conoscenza e di confronto in relazione ai temi affrontati e alle attività di lotta alle mafie portate avanti nel territorio.
OBIETTIVO GENERALE
L’obiettivo generale del progetto è informare e sensibilizzare la cittadinanza e nello specifico il mondo scolastico sulle tematiche della legalità, della giustizia e della democrazia, in particolare in riferimento al fondamentale ruolo rivestito dalla società civile nella difficile lotta contro ogni forma di mafia.
L’idea alla base di tale obiettivo è che lo Stato da solo non ha la forza per opporsi efficacemente al fenomeno mafioso, ma necessita del sostegno della società civile intera.
OBIETTIVO SPECIFICO
L’obiettivo specifico è sviluppare all’interno delle Consulte studentesche e delle Scuole secondarie di I grado del territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna un percorso formativo che, partendo dalla contestualizzazione del fenomeno mafioso, sia in grado di fornire gli strumenti necessari per far luce su una realtà tanto complessa quanto delicata quale appunto quella della mafia in Italia, gettando al contempo le basi per una futura e più stretta collaborazione fra il mondo scolastico, quello associativo e quello istituzionale del territorio target del progetto.
DESTINATARI DIRETTI
I destinatari diretti del progetto sono individuati negli studenti e negli insegnanti di n. 20 classi delle scuole secondarie di I grado dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che frequentano i moduli formativi per classi II e III.
Altri destinatari diretti sono individuati negli studenti delle n. 9 Consulte studentesche coinvolte.
DESTINATARI INDIRETTI
I destinatari indiretti sono gli esponenti ed i rappresentanti del mondo istituzionale e associativo del territorio della Bassa Romagna, che potranno partecipare agli incontri previsti con le autorità scolastiche e gli studenti all’interno dei moduli formativi nelle scuole, così come all’evento finale sopramenzionato.
Altri destinatari indiretti del progetto sono individuati nei protagonisti delle tematiche trattate all’interno del percorso formativo presentato, ossia la società civile (in particolare quella del sud Italia) che, oltre ad essere uno dei temi centrali delle lezioni in aula, rappresenta anche l’oggetto del documentario realizzato durante il tour e proposto durante l’iter formativo.
METODOLOGIA
Il progetto, nello sviluppo del percorso formativo, assumerà come metodo di lavoro un approccio multidisciplinare che affiancherà le lezioni frontali in aula con:
• giochi e dinamiche di gruppo;
• utilizzo di materiale audio visuale a supporto delle lezioni stesse (video-documentari, fotografie, pannelli informativi, ecc);
• testimonianze dirette di persone o gruppi (rappresentanti di associazioni, amministratori locali, band musicali, ecc) che possono apportare il proprio contributo per una migliore comprensione delle tematiche trattate.
L’obiettivo è quello di stimolare i ragazzi su differenti livelli, in modo da non coinvolgerli unicamente su un piano “didattico-razionale”, ma anche attraverso stimoli “visivo-emozionali”, “dinamiche relazionali” e “scambi umani”.
ATTIVITA’ PREVISTE
1. Realizzazione del percorso formativo – per classi II e III
(febbraio 2013 – aprile 2013)
a. Struttura generale dei moduli formativi
L’intervento didattico-formativo si comporrà di tre parti fondamentali parti: il primo modulo incentrato sulla presentazione della questione delle mafie in Italia e sui punti di forza che hanno permesso loro di consolidarsi negli anni e divenire la prima impresa italiana in termini di fatturato; il secondo modulo incentrato sulle forme di contrasto messe in campo sia in ambito istituzionale e giuridico, che in ambito sociale, con particolare attenzione all’esperienza della rete Libera; infine il terzo modulo che prevede l’intervento di un ospite significativo che proponga direttamente agli studenti la propria testimonianza e si confronti con loro.
Modulo I:
Contenuto: storia e approfondimento della questione della mafia in Italia; descrizione dei caratteri distintivi delle diverse mafie.
Metodologia: lezione frontale, dinamiche di gruppo, proiezione di video, lettura di testi, dibattito con gli studenti (2 ore).
Modulo II:
Contenuto: analisi della attività messe in campo per contrastare il fenomeno mafioso in ambito giuridico, istituzionale, sociale.
Metodologia: questa parte verrà supportata dall’utilizzo di materiale video riguardante l’esperienza del pool di Palermo e le realtà associative, prima fra tutte Libera, che operano in tutto il territorio nazionale (2 ore).
Modulo III:
Contenuto: intervento di ospiti ed esperti sulle tematiche in oggetto che racconteranno direttamente la propria esperienza nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata.
Metodologia: questa parte verrà supportata dall’intervento di ospiti esterni ossia esperti, testimoni di giustizia, parenti di vittime di mafia (3 ore).
b. Metodologia didattica generale
In ogni modulo didattico-formativo verrà adottato un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere lo studente, così come l’insegnante, su differenti livelli. La scelta dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e ai giochi di gruppo, permetterà in questo modo di veicolare i messaggi in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo e di educazione. L’incontro con i testimoni, infine, consentirà agli studenti di avere un confronto diretto con chi vive quotidianamente sulla propria pelle il fenomeno mafioso, permettendo così la creazione di “ponti comunicativi” ancora più efficaci in grado di agire contemporaneamente sulla “mente” e sulla “pancia” dei ragazzi coinvolti.
A conclusione dell’iter formativo previsto da progetto, verranno somministrati differenti questionari di valutazione a studenti e insegnati delle classi coinvolte, in modo da verificare il grado di apprezzamento dei moduli proposti, oltre che il livello di comprensione delle tematiche trattate.
c. Organizzazione del percorso formativo
– Territori target del progetto: Unione dei Comuni della Bassa Romagna
– Totale classi: n. 20 classi coinvolte
– Totale studenti: n. 600 studenti (30 studenti a classe; 30 x 20 = 600)
– Ore di didattica: primo modulo (20 classi x 2 ore = 40 ore); secondo modulo (20 classi x 2 ore = 40 ore); terzo modulo* (n. 3 incontri di 3 ore = 9 ore)
– Totale ore previste dal percorso formativo: 40 + 40 + 9 = 89 ore
Verranno impiegati n. 2 formatori a modulo
(TOT = 89 x 2 = 178 ore)
*Il terzo modulo prevede indicativamente un incontro con un testimone ogni 6/7 classi, per un totale di n. 3 incontri
Segue le descrizione del contenuto dei moduli in dettaglio:
MODULO I
“Il fenomeno mafioso in Italia”
Il primo modulo prevede di contestualizzare i temi trattati nel corso delle lezioni attraverso l’introduzione del complesso problema della diffusione del fenomeno della criminalità organizzata in Italia.
In particolare si cercherà di stimolare l’attenzione degli studenti attraverso la proiezione di stralci di video e documentari. Inoltre saranno presentate letture di testi che approfondiscono e descrivono le caratteristiche e la pericolosità della struttura mafiosa diffusa non solo nell’Italia meridionale ma operativa su tutto il territorio nazionale, con riferimento alla capacità della criminalità organizzata di infiltrarsi in tutti gli ambiti del tessuto sociale, da quello economico-produttivo, a quello politico-istituzionale, attraverso non solo l’utilizzo della violenza e del controllo del territorio, ma anche di strategie imprenditoriali spregiudicate e innovative.
Un particolare riguardo all’analisi strutturale delle varie organizzazioni criminali ed ai punti di forza che hanno permesso loro di perdurare nel tempo sino a divenire ai giorni nostri la prima azienda italiana in termini di fatturato e PIL.
Saranno forniti inoltre riferimenti sulle infiltrazioni mafiose presenti in tutto il nord Italia, in particolare attraverso le attività di riciclaggio del denaro sporco e gli investimenti nei diversi settori dell’economia legale.
MODULO II
“Liberi dalle Mafie”
Dopo aver analizzato le caratteristiche del fenomeno mafioso nel secondo modulo si passerà a comprendere come le Istituzioni, le forze dell’ordine e la società civile si sono contrapposte nel tempo al potere criminale. Si presenteranno quindi le principali leggi approvate in questo ambito e lo straordinario utilizzo che se ne è fatto da parte dei magistrati. Si proporrà la vicenda del pool antimafia di Palermo, in particolare soffermandosi sulle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, analizzando i risultati del maxiprocesso e cercando di comprendere come da tali successi si sia passati alla fase storica culminata con la stagione delle stragi del 1992 e del 1993.
Si passerà poi a presentare le numerose realtà, presenti nella società civile italiana, che da anni tentano di arginare il diffondersi del fenomeno mafioso attraverso una coraggiosa lotta di riconquista del territorio. In particolare si descriveranno le attività di Libera, presieduta da don Luigi Ciotti e nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.
Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la
cultura della legalità. A fianco di Libera sono numerosi i singoli e le associazioni che quotidianamente e da anni sono in prima fila per affermare la legalità e lo stato di diritto, venendo così a creare una rete di solidarietà che riunisce diverse realtà in tutta Italia in ambito istituzionale, associativo, imprenditoriale ed artistico.
Attraverso dinamiche di gruppo si stimolerà la discussione tra i ragazzi sull’importanza che la società civile ricopre attualmente nel sostenere lo Stato nella lotta alla criminalità organizzata presente in tutto il territorio nazionale.
MODULO III
“Incontro con ospiti ed esperti”
Nella terza parte interverranno ospiti ed esperti delle tematiche in oggetto, oltre agli operatori delle cooperative antimafia di Libera presenti su tutto il territorio nazionale. In questo modo gli studenti potranno confrontarsi direttamente con le persone che quotidianamente affrontano il problema della criminalità organizzata, dando così loro la possibilità di rivolgere domande e approfondire i temi trattati.
Proponiamo a titolo indicativo un elenco dei possibili ospiti:
• Mara Fonti – familiare di vittime di mafia
• Margherita Asta – familiare di vittime di mafia
• Antonio Anile – imprenditore vittima di usura
• Mario Caniglia – imprenditore agricolo vittima di estorsione
• Enza Rando – ufficio di Presidenza di Libera
• Peppe Ruggero – giornalista e regista, autore del documentario “Biutiful Cauntri”
2. Attività per le Consulte degli studenti (marzo – maggio 2013)
Vedi scheda progetto in allegato.
3. Realizzazione dell’evento finale – aperto alla cittadinanza (maggio 2013)
E’ prevista l’organizzazione nel maggio 2013 di un evento finale presso uno dei Comuni dell’Unione a conclusione dell’iter progettuale, per il quale verranno coinvolte tutte le realtà che a diverso titolo hanno partecipato e collaborato alla realizzazione del progetto.
L’evento verrà organizzato secondo le seguenti modalità:
• Testimonianza dei diversi attori che hanno seguito il progetto nelle sue differenti fasi
• Interventi degli Enti pubblici e privati sostenitori del progetto
In particolare verranno chiamati a presenziare una o più personalità di spicco della lotta alla mafia:
CIRO CORONA
Presidente (R)esistenza, associazione anti-camorra del quartiere Scampia di Napoli
‘A 67
Rock band del quartiere Scampia di Napoli, impegnata in diverse attività contro la camorra
L’evento pubblico rappresenta un importante momento di sensibilizzazione ed informazione per la cittadinanza: esso “sottolinea” come l’impegno della società civile e di noi tutti sia fondamentale per sconfiggere il fenomeno mafioso e diffondere la cultura della legalità.
Basti pensare che solo in Emilia Romagna, nel 2012, si registrano 110 beni confiscati.
Il nostro compito è quello di creare ampie sinergie nel territorio per educare all’antimafia soprattutto le giovani generazioni, anticorpo sociale e culturale all’infiltrazione della criminalità organizzata nell’intero territorio nazionale.
Per informazioni:
MATTEO PASI
matteopasi@associazionepereira.it
cell. 347/2971764