LIBERI DALLE MAFIE nelle scuole di Ravenna e Comacchio!
Percorso educativo multidisciplinare contro mafie e corruzione in 14 Scuole Secondarie di I grado di Ravenna e provincia, Comacchio e Porto Garibaldi
ATTIVITA’ PREVISTE
1. Realizzazione del percorso formativo (periodo: settembre – dicembre 2016)
a. Struttura generale dei moduli formativi
L’intervento didattico-formativo si compone di quattro differenti parti: il primo modulo incentrato sulla presentazione della questione delle mafie in Italia e sui punti di forza che hanno permesso loro di consolidarsi negli anni; il secondo modulo focalizzato sulle forme di contrasto messe in campo sia in ambito istituzionale e giuridico, che in ambito sociale e culturale; il terzo modulo approfondisce l’aspetto dei condizionamenti economico-finanziari della presenza e delle attività mafiose sul territorio, con particolare riguardo ai processi d’infiltrazione nell’economia legale al Nord; infine il quarto modulo prevede l’intervento di un ospite significativo che porta agli studenti la propria testimonianza diretta.
Modulo I:
Contenuto: storia e approfondimento della questione della mafia in Italia; definizione delle strutture mafiose, delle loro attività e dei loro caratteri distintivi rispetto alla criminalità comune.
Metodologia: lezione frontale, dinamiche di gruppo, proiezione di stralci video, utilizzo mirato del web (social network, siti, ecc), dibattito con gli studenti.
Modulo II:
Contenuto: analisi delle attività e dei provvedimenti messi in campo per contrastare il fenomeno mafioso sia in ambito giuridico-istituzionale che in ambito socio-culturale, da un punto di vista sia storico che attuale.
Metodologia: questa parte è supportata dall’utilizzo del web e di materiale video riguardante: la legge Rognoni/La Torre (art. 416 bis); il pool antimafia e il maxiprocesso di Palermo; le leggi sui “pentiti” e sul “carcere duro” (art. 41 bis); nascita della DNA-DDA-DIA; i processi attualmente in corso in Italia, Aemilia (Bologna), Mafia Capitale (Roma), Trattativa Stato-mafia (Palermo).
Sul versante sociale, con le stesse modalità vengono approfondite le figure di Peppino Impastato, Don Pino Puglisi, Pippo Fava, Giancarlo Siani e realtà associative come Libera, Addiopizzo, Agende Rosse che operano attualmente in tutto il territorio nazionale.
Modulo II bis:
Contenuto: approfondimenti sul condizionamento e l’infiltrazione delle mafie nelle imprese e nel tessuto economico del territorio, al Sud come al Nord, sia dal punto di vista dell’economia criminale che da quello dell’economia legale. (IN ALTERNATIVA al modulo II)
Metodologia: questa parte è supportata dall’utilizzo del web e di materiale video riguardante da una parte la storia di vita di Libero Grassi e l’esperienza di Addiopizzo, e dall’altra le attività di riciclaggio del denaro sporco tramite investimenti nei differenti settori dell’economia legale, con particolare riguardo al fenomeno gioco d’azzardo.
Modulo III:
Contenuto: intervento di ospiti ed esperti sulle tematiche in oggetto che raccontano direttamente la propria esperienza nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata..
Metodologia: questa parte è supportata dagli interventi di ospiti esterni quali familiari di vittime di mafia, vittime di racket, usura, gioco d’azzardo, testimoni di giustizia, ecc.
b. Metodologia didattica generale
Nei primi due moduli didattico-formativi viene adottato un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere lo studente, così come l’insegnante, su differenti livelli.
La scelta del web e dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e alle dinamiche di gruppo, permette in questo modo di veicolare i messaggi in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo, di informazione e di educazione.
Nel terzo modulo, studenti e docenti possono ascoltare direttamente la testimonianza di un ospite significativo, porre domande e sviluppare un dialogo che permetta non solo di acquisire informazioni di prima mano, ma anche stabilire un rapporto empatico con vicende sempre più vicine al nostro quotidiano.
A conclusione dell’iter formativo previsto da progetto, vengono somministrati dei questionari di valutazione agli studenti delle classi coinvolte, in modo da verificare il grado di apprezzamento dei moduli proposti, oltre che il livello di comprensione delle tematiche trattate.
Segue le descrizione del contenuto dei differenti moduli
MODULO I
“Il fenomeno mafioso in Italia”
Il primo modulo introduce e contestualizza il complesso problema della nascita e della diffusione delle principali mafie in Italia (‘ndrangheta, cosa nostra, camorra, sacra corona unita).
In particolare viene stimolata l’attenzione degli studenti attraverso la proiezione di stralci di video e documentari, e l’utilizzo mirato del web. Inoltre vengono presentate letture di testi che approfondiscono e descrivono le caratteristiche e la pericolosità delle organizzazioni mafiose diffuse non solo nell’Italia meridionale ma su tutto il territorio nazionale, con riferimento alla capacità della criminalità organizzata di infiltrarsi in tutti gli ambiti del tessuto sociale: da quello economico-produttivo a quello politico-istituzionale, attraverso non solo l’utilizzo della violenza e dell’intimidazione ma anche della corruzione e di strategie imprenditoriali spregiudicate e innovative. Un particolare riguardo all’analisi strutturale delle varie organizzazioni criminali ed ai punti di forza che hanno permesso loro di perdurare nel tempo sino a divenire ai giorni nostri la prima azienda italiana in termini di fatturato e PIL.
Sono forniti inoltre riferimenti sulle infiltrazioni mafiose presenti in tutto il nord Italia, in particolare attraverso le attività di riciclaggio del denaro sporco e gli investimenti nei diversi settori dell’economia legale, dall’edilizia all’ortofrutta, dal turismo all’agricoltura, dai trasporti al gioco d’azzardo, fino agli investimenti nelle energie rinnovabili e nei grandi mercati finanziari internazionali.
MODULO II
“L’antimafia civile e istituzionale”
Dopo aver analizzato le caratteristiche e i tratti distintivi del fenomeno mafioso, si passa a comprendere come le Istituzioni, la magistratura e le forze dell’ordine si siano contrapposte nel tempo al potere della penetrazione criminale. Si presentano quindi le storie di vita e le fondamentali esperienze di: Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino. Vengono inoltre analizzati i principali strumenti legislativi messi in campo nel contrasto alla criminalità organizzata come la Legge Rognoni/La Torre sul reato di associazione mafiosa e sulla confisca dei beni (art. 416 bis – codice penale) e le leggi in materia di “pentiti” (collaboratori di giustizia) e “carcere duro” (art. 41 bis – codice penale); un focus particolare sulle fondamentali esperienze del pool antimafia e del maxiprocesso di Palermo che portarono al più grande risultato in materia di lotta alla mafia. Chiusa la necessaria contestualizzazione storica, si passa all’analisi dei tre principali processi attualmente in corso in Italia: processo Aemilia (con sede a Bologna); processo Mafia Capitale (con sede a Roma); processo Trattativa Stato-mafia (con sede a Palermo).
Sul versante sociale vengono studiate le attività messe in campo dai cittadini e dalla società civile nel contrasto alle mafie e alla “cultura mafiosa”. In particolare vengono presentate le storie di vita e le fondamentali figure di: Peppino Impastato, Rita Atria, Pippo Fava, Mauro Rostagno, Giancarlo Siani e diversi altri, comprendendo come da queste tragiche esperienze è stato possibile gettare i “semi” per la costruzione di una vera e propria Cultura dell’Impegno, della Memoria e del Senso Civico.
Una cultura e una rete quindi, non solo da intendersi anti-mafia, ma anche e soprattutto pro-bellezza e pro-diritti, alimentata continuamente da movimenti, associazioni, gruppi, giornalisti, artisti e comuni cittadini che hanno rappresentato, e rappresentano oggi, un esempio e un’alternativa al modello mafioso.
Vengono presentate a questo riguardo le principali realtà civili ed associative italiane, che da anni tentano di arginare il diffondersi del fenomeno mafioso attraverso una coraggiosa e continua lotta di “riconquista” del territorio. In particolare le esperienze e le attività di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Addiopizzo, Agende Rosse e Il Tappeto di Iqbal, ma anche di personalità come Salvatore Borsellino, Giovanni Impastato, Giovanni Tizian, Pino Masciari e molti altri.
Attraverso dinamiche di gruppo si stimola infine la discussione tra i ragazzi sull’importanza che la società civile ricopre, e ha sempre ricoperto, nel sostenere lo Stato nella lotta alla criminalità organizzata su tutto il territorio nazionale, e su come la coscienza e l’impegno di ognuno di noi siano oggi fondamentali oltre che necessari.
MODULO II bis
(in alternativa al modulo II)
“Mafie SPA: condizionamenti dell’economia criminale
e penetrazione nell’economia legale”
In questo modulo viene analizzato ed approfondito l’impatto della presenza mafiosa sull’economia di un territorio – nelle sue differenti connotazioni a Nord e a Sud - attraverso l’analisi dei condizionamenti e delle distorsioni messe in atto dall’economia criminale ai danni delle imprese legali, dei cittadini e del libero mercato. A questo proposito viene sottolineato il ruolo fondamentale di Libero Grassi come imprenditore in grado non solo di opporsi al pizzo, ma di mettere in luce su scala nazionale la contraddizione fra la presenza mafiosa nel territorio ed il benessere della comunità e del tessuto economico. Si passa poi a comprendere l’importanza economica e culturale di realtà collettive come Addiopizzo, che oggi raccolgono e portano avanti i valori e l’impegno di Libero Grassi. Si approfondire quindi il ruolo fondamentale per le mafie della corruzione – imprenditoriale, politica, amministrativa e finanziaria - per la penetrazione criminale nei differenti settori dell’economia legale, sia attraverso il viatico delle gare d’appalto (truccate e/o vinte tramite il meccanismo dei “subappalti” e del “massimo ribasso”) che tramite le attività di riciclaggio del denaro sporco realizzate da “prestanome” attraverso investimenti mirati nei vari settori dell’economia italiana (finanza, comunicazione, informazione, edilizia, turismo, commercio, ortofrutta, trasporti, compro oro, gioco d’azzardo, ecc) che quindi diviene oggetto di una infiltrazione, se non di un vero e proprio radicamento da parte delle mafie.
A questo riguardo, una particolare attenzione viene riservata al settore del gioco d’azzardo (slot machine, video poker, video lottery, superenalotto, gratta e vinci, centri scommesse, ecc) sia dal punto di vista della sua diffusione fisica e capillare sul territorio, che nella sua dimensione on line, con conseguenti ed ulteriori effetti, oltre che economici, sulla cultura, sui rapporti sociali e sulla salute pubblica.
MODULO III
“Incontro con un testimone significativo”
A conclusione del percorso formativo è previsto l’incontro diretto con uno o più ospiti significativi che, partendo dalla propria esperienza personale, si confrontano con gli studenti in modo da raggiungerne “il cuore e la mente”. In questo modo il racconto e le riflessioni dei testimoni coinvolti vanno a stimolare la conoscenza e l’interesse dei ragazzi incentivando così una partecipazione attiva ed una riflessione profonda sul significato di comunità e bene comune.
Proponiamo un elenco non esaustivo dei testimoni finora intervenuti:
- Margherita Asta - familiare di vittime della strage di Pizzolungo (TR) del 1989
- Mara Fonti - familiare di vittima di ‘ndrangheta
- Nicoletta Polifroni - familiare di vittima di ‘ndrangheta
- Marisa Fiorani - familiare di vittime della Sacra Corona Unita
- Palma Bubbolo - familiare di vittima d’usura
- Matteo Luzza - familiare di vittima di ‘ndrangheta
- Bruno Baldini - maggiore della Guardia di Finanza che ha curato le indagini che hanno portato all’arresto a Sant’Agata sul Santerno (RA) del boss ‘ndranghetista Nicola Femia
- Daniele Poto – giornalista, collaboratore di Libera, ed autore del dossier “Azzardopoli 2.0”
- Antonio Anile – ex imprenditore calabrese vittima di usura, referente nazionale di S.o.s. Impresa
- Peppe Ruggero - giornalista e regista, autore del documentario “Biutiful Cauntri” sulla questione dei rifiuti a Napoli
- Manfredi Giffone - autore del fumetto “Un fatto umano: storia del pool antimafia di Palermo”
- Modena City Ramblers – band musicale promotrice insieme a Libera nel 2009 della “Carovana della Legalità contro le mafie” nelle terre e nei beni confiscati alla criminalità organizzata
2. Attivazione reti per la comunicazione e il confronto fra gli studenti
(periodo: settembre – dicembre 2016)
Tra le attività previste dal progetto vi è inoltre la progettazione di modalità – da concordare con gli studenti durante il percorso - di utilizzo del web come punto di incontro/confronto fra le diverse esperienze locali e nazionali, con particolare riferimento al mondo dei social network, blog, siti di informazione, piattaforme web, ecc.
In tal modo si intende fornire a studenti e docenti esperienze e conoscenze riguardanti un utilizzo consapevole e mirato degli strumenti di comunicazione multimediale, finalizzato ad un successivo incontro in rete con le differenti realtà impegnate nella lotta alla criminalità organizzata, sia a livello locale che nazionale. L’analisi di questi strumenti di informazione, comunicazione ed intrattenimento permette poi di passare ad una più profonda comprensione dei fenomeni e delle dinamiche – anche interne al mondo scolastico - alla base dei sempre più frequenti esempi di violenza, intolleranza, bullismo e cyber bullismo.
L’obiettivo, a partire dalla costruzione di nuovi ponti con e fra le giovani generazioni, è far sì che il mondo scolastico divenga sempre più perno ed “incubatore” della diffusione nel territorio di Bologna e Ravenna di una cultura contro le mafie e la corruzione, promotrice e dispensatrice di Dignità, Diritti, Responsabilità e Partecipazione.
3. Realizzazione dell’evento conclusivo per studenti e docenti
(periodo: dicembre 2016)
E’ prevista infine la realizzazione a Bologna di un evento mattutino, conclusivo dell’iter progettuale, rivolto a tutti gli studenti e docenti degli istituti bolognesi partecipanti al percorso formativo, nel quale verranno coinvolte tutte le realtà associative del territorio che a diverso titolo hanno collaborato e contribuito alla realizzazione del progetto.
L’evento viene organizzato secondo le seguenti modalità:
- intervento degli enti pubblici e privati sostenitori del progetto
- dibattito con importanti personalità nel campo della lotta alle mafie
- proiezioni di stralci video a tema
ISTIITUTI SCOLASTICI ADERENTI
Scuole Secondarie di I grado
• RA VENNA E PROVINCIA
“V. Randi” (Ravenna); “Don Minzoni” (Ravenna); “M. Montanari” (Ravenna); “R. Muratori” (Ravenna); “S. P. Damiano” (Ravenna); “D. Novello” (Ravenna); “Istituto Tavelli” (Ravenna); “E. Mattei” (Marina di Ravenna); “M. Valgimigli” (Mezzano); “G. Zignani” (Castiglione di Ravenna); “R. Gessi” (San Pietro in Vincoli); “V. da Feltre” (San Pietro in Campiano)
• COMACCHIO E PORTO GARIBALDI
“A. Zappata” (Comacchio); “G. Casati” (Porto Garibaldi)
Istituti Scolastici Superiori
“A. Pescarini” (Ravenna); “R. Brindisi” (Lido degli Estensi)
…
“Liberi dalle mafie“, a.s. 2016 (periodo: gennaio-maggio) è stato realizzato nelle Scuole Secondarie di I grado del territorio della:
• BASSA ROMAGNA
“F. D’Este” (Massa Lombarda / Bagnara di Romagna / Sant’Agata sul Santerno); “F. Baracca” (Lugo); “S. Gherardi” (Lugo); “Emaldi” (Fusignano); “L. Berti” (Bagnacavallo / Villanova di Bagnacavallo); “F. Foresti” (Conselice / Lavezzola); “A. Oriani” (Alfonsine / Longastrino); “S. Casadio” (Cotignola)