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A Ravenna anche quest’anno saremo “Liberi dalle mafie”

percorso formativo 2012/13 nelle scuole secondarie di I grado di Ravenna e provincia

 

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INTRODUZIONE E ORIGINI DEL PROGETTO

 

A partire dall’anno scolastico 2008/2009, l’ Assessorato Istituzione e Infanzia del Comune di Ravenna ha introdotto nelle mense scolastiche  – dai nidi alle scuole secondarie di primo grado -  la distribuzione della pasta biologica proveniente dai terreni confiscati alla mafia della Cooperativa “Placido Rizzotto”. Tale scelta si è inserita – e si inserisce tuttora – nell’ambito del concreto sostegno delle iniziative imprenditoriali che, al Sud come al Nord, lavorano in difesa della legalità per dare impulso al consumo di questi prodotti dal significato etico e civile particolarmente importante.

Per questo motivo, parallelamente a questa iniziativa che ha visto la distribuzione di più di 35.000 pasti nelle mense scolastiche di Ravenna e provincia, l’Assessorato Istituzione Istruzione e Infanzia ha voluto che questo significato entrasse concretamente nelle scuole e diventasse occasione di riflessione sui valori della legalità e della lotta alle mafie. Sono stati perciò attivati  – insieme a Dirigenti Scolastici, insegnanti e studenti -  degli interventi formativi volti a diffondere tali valori. In particolare, a partire dall’anno scolastico 2009/2010, il progetto si è arricchito della collaborazione dell’Associazione Pereira, da anni impegnata in percorsi educativi di carattere multidisciplinare, in grado di unire sinergicamente: “lezioni frontali”, “comunicazione audio visuale”,  giochi di gruppo” e “incontri diretti” con familiari di vittime di mafia, esperti in materia e rappresentanti della rete Libera e delle cooperative antimafia che lavorano sui beni confiscati.

Il progetto si è ulteriormente arricchito grazie all’ideazione e alla realizzazione di un evento finale, aperto al pubblico e conclusivo dell’iter progettuale, denominato “Ravenna contro le mafie”. L’edizione del 2010 ha visto in questo senso la partecipazione di Giovanni Impastato  – fratello di Peppino, vittima di mafia -  e la performance musicale finale dei Modena City Ramblers. L’edizione del 2011 ha visto invece la partecipazione, fra gli altri, del magistrato Giuseppe Ayala  – pm al maxi processo di Palermo ed amico stretto di Falcone e Borsellino -  e del noto giornalista Carlo Lucarelli. Entrambe le edizioni hanno avuto un notevole successo vedendo la partecipazione di circa 1.200 persone, fra cui gli stessi insegnanti e studenti coinvolti nel precedente iter formativo. In particolare questi ultimi, sempre nel 2011, oltre al percorso formativo in aula e al sopraindicato evento finale, hanno avuto la possibilità di incontrare Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

 

L’edizione del 2012 ha potuto contare sulla presenza di nuove importanti personalità del mondo dell’antimafia: Nando Dalla Chiesa  – figlio del Generale Carlo Alberto, vittima di mafia, e presidente onorario di LiberaTano Grasso  – presidente della Federazione delle Associazioni Antiracket -  e Rita Borsellino  – sorella di Paolo e parlamentare europea – che ha contribuito con un prezioso video-messaggio da Bruxelles.

 

Da sottolineare che il valore aggiunto di tale progetto  – arrivato quest’anno alla quarta edizione -  sta non solo nell’altissimo livello dei formatori in aula e dei testimoni chiamati ad intervenire, ma anche nella capacità di fare “rete” fra le differenti realtà presenti nel territorio. A questo riguardo, il progetto LIBERI DALLE MAFIE ha visto in solo tre anni la collaborazione ed il supporto di: Regione Emilia Romagna; Ufficio Scolastico Provinciale; Libera nazionale e provinciale; Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia di Ravenna (SIULP); Confesercenti; Coop. Adriatica; Camst, Modena City Ramblers.

 

L’ottimo esito di tale progetto  – nelle sue evoluzioni annuali e nel suo progressivo radicamento territoriale –  è stato senz’altro possibile grazie al fondamentale supporto dato dalla Regione Emilia Romagna – Servizio Politiche per la Sicurezza e la Polizia Locale che ha così permesso a numerosi studenti e insegnanti di crescere e divenire persone più consapevoli su quelle che sono le mafie in Italia.

 

Per questo motivo auspichiamo di cuore che l’esperienza possa ripetersi anche per l’anno 2012/13.

 

 

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

 

Il progetto si propone, attraverso diverse fasi, di informare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti delle Scuole secondarie di I grado del territorio del Comune di Ravenna alle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della legalità e della giustizia, all’educazione al senso civico e democratico e all’impegno contro ogni forma di corruzione.

 

A questo proposito il progetto, prendendo come target di riferimento le Scuole secondarie di I grado del territorio del Comune di Ravenna, intende sviluppare un percorso formativo in grado non solo di fornire gli strumenti per una migliore e più approfondita comprensione del fenomeno mafioso in Italia e delle sue implicazioni nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di educare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti sulle forme di resistenza che la società civile ha saputo opporre nel tempo a questo fenomeno.

 

Il progetto inoltre attraverso le testimonianze di diversi attori ed esperti del settore  – fra cui i rappresentanti delle cooperative di Libera nelle terre confiscate alle mafie -   fungerà da momento di incontro e conoscenza fra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo che lavorano nella direzione della promozione di una cultura della legalità e della giustizia, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti e insegnati riguardo al tema della lotta contro le mafie.

 

Il progetto, nello sviluppo di tale percorso formativo, assumerà come metodo di lavoro un approccio multidisciplinare che affiancherà le lezioni frontali in aula con:

  • giochi e dinamiche di gruppo;
  • utilizzo di materiale audio visuale a supporto delle lezioni stesse (video-documentari, fotografie, pannelli informativi, ecc);
  • testimonianze dirette di persone o gruppi (rappresentanti di associazioni, amministratori locali, band musicali, ecc) che possono apportare il proprio contributo per una migliore comprensione delle tematiche trattate.

 

L’obiettivo è quello di stimolare i ragazzi su differenti livelli, in modo da non coinvolgerli unicamente su un piano “didattico-razionale”, ma anche attraverso stimoli “visivo-emozionali”, “dinamiche relazionali” e “scambi umani”.

 

Il progetto è strutturato in modo da prevedere due fasi complementari: una relativa al percorso formativo in aula (rivolto alle classi III), l’altra concentrata invece sull’incontro ed il confronto diretto degli studenti con i rappresentanti delle cooperative di Libera che in Italia lavorano sulle terre confiscate alle mafie e assegnate loro per il riutilizzo sociale (rivolto alle classi II). In questo modo, essendo il progetto arrivato alla sua quarta annualità, gli studenti delle classi II, che nell’anno 2011/2012 hanno incontrato i testimoni sopramenzionati, nell’anno 2012/13 potranno partecipare al percorso formativo multidisciplinare sopra delineato e completare il ciclo di attività.

 

In tutte le mense scolastiche nel mese di marzo verrà distribuita la pasta prodotta dalla Coop. Libera Terra Placido Rizzotto di S.Giuseppe Jato (PA).

 

Inoltre, all’interno del percorso formativo in aula, è prevista la realizzazione di un cortometraggio  – della durata di circa 10 minuti -  che documenterà le attività dei ragazzi durante i moduli formativi.

 

E’ previsto infine, sempre nel marzo 2013, un evento conclusivo dell’iter progettuale  – “Ravenna contro le mafie 2013”rivolto all’intera cittadinanza così come alle Istituzioni e alle associazioni locali (oltre che naturalmente alle classi e alle scuole precedentemente coinvolte nel percorso formativo) che fungerà da momento di incontro, di conoscenza e di confronto in relazione ai temi affrontati e alle attività di lotta alle mafie portate avanti nel territorio.

L’evento pubblico rappresenta un importante momento di sensibilizzazione ed informazione per la cittadinanza: esso “sottolinea” come l’impegno della società civile e di noi tutti sia fondamentale per sconfiggere il fenomeno mafioso e diffondere la cultura della legalità. Basti pensare che solo in Emilia Romagna vi sono ben 107 beni confiscati (rapporto al 31.12.2009).

Il mese di marzo è una tappa simbolica importante in quanto il 21 marzo è la “giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile” istituita dalla Regione Emilia Romagna con la L.R. 3/2011, al fine di promuovere l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione in materia di legalità su tutto il territorio.

Il nostro compito è quello di creare ampie sinergie nel territorio per educare all’antimafia soprattutto le giovani generazioni, in modo tale da poterle mettere in grado di riconoscere i fenomeni che mettono in discussione il vivere “sano” di una comunità, sensibilizzando così l’opinione pubblica affinché cresca la consapevolezza sulla massiccia presenza della criminalità organizzata non solo al sud, ma nell’intero territorio nazionale.

 

 

OBIETTIVO GENERALE

 

L’obiettivo generale del progetto è informare e sensibilizzare la cittadinanza e nello specifico il mondo scolastico sulle tematiche della legalità, della giustizia e della democrazia, in particolare in riferimento al fondamentale ruolo rivestito dalla società civile nella difficile lotta contro ogni forma di mafia.

 

L’idea alla base di tale obiettivo è che lo Stato da solo non ha la forza per opporsi efficacemente al fenomeno mafioso, ma necessita del sostegno della società civile intera. Allo stesso modo, come diceva Giovanni Falcone, non si può pretendere eroismo da inermi cittadini, anche lo Stato, nelle sue più alte Istituzioni, deve impegnarsi “compattamente” contro le mafie per riuscire a liberarsi finalmente da questo fardello.

 

 

OBIETTIVO SPECIFICO

 

L’obiettivo specifico è sviluppare all’interno delle Scuole secondarie di I grado del territorio di Ravenna un percorso formativo che, partendo dalla contestualizzazione del fenomeno mafioso, sia in grado di fornire gli strumenti necessari per far luce su una realtà tanto complessa quanto delicata quale appunto quella della mafia in Italia, gettando al contempo le basi per una futura e più stretta collaborazione fra il mondo scolastico, quello associativo e quello istituzionale del territorio target del progetto.

 

 

DESTINATARI DIRETTI

 

I destinatari diretti del progetto sono individuati negli studenti e negli insegnanti delle scuole secondarie di I grado del Comune di Ravenna che frequentano i moduli formativi per classi III e gli incontri diretti con i testimoni per classi II.

 

Scuole secondarie di I grado  – di Ravenna e provincia -   che hanno aderito al progetto:

 

Mario Montanari, Don Minzoni, Damiano Novello, Ricci Muratori, M. Valgimigli, F. Casadio, R. Gessi, V. Da Feltre, G. Zignani.

 

 

DESTINATARI INDIRETTI

 

I destinatari indiretti sono gli esponenti ed i rappresentanti del mondo istituzionale e associativo del territorio bolognese, che potranno partecipare agli incontri previsti con le autorità scolastiche e gli studenti all’interno dei moduli formativi nelle scuole, così come all’evento finale sopramenzionato.

 

Altri destinatari indiretti del progetto sono individuati nei protagonisti delle tematiche trattate all’interno del percorso formativo presentato, ossia la società civile (in particolare quella del sud Italia) che, oltre ad essere uno dei temi centrali delle lezioni in aula, rappresenta anche l’oggetto del documentario realizzato durante il tour e proposto durante l’iter formativo.

 

ATTIVITA’ PREVISTE

 

1. Realizzazione del percorso formativo  -  per classi III

(ottobre 2012 – marzo 2013)

 

a.  Struttura generale dei moduli formativi

 

L’intervento didattico-formativo si comporrà di tre fondamentali parti: il primo modulo incentrato sulla presentazione della questione delle mafie in Italia e le forme di contrasto emergenti nella società civile nei diversi contesti del territorio nazionale; il secondo incentrato su un’esperienza di tipo ludico-didattica che prevede giochi di ruolo e dinamiche di gruppo con gli studenti; il terzo incentrato sull’intervento di un ospite che racconterà la propria esperienza diretta nell’ambito della lotta alla criminalità. Saranno invitati a partecipare a questo proposito esperti, testimoni di giustizia e parenti di vittime di mafia (nominativi presenti nella descrizione specifica dei moduli).

 

Modulo I:

Contenuto: storia e approfondimento della questione della mafia in Italia; descrizione delle forme di contrasto e resistenza alle diverse mafie.

 

Metodologia: lezione frontale, dinamiche di gruppo, proiezione di video, lettura di testi, dibattito con gli studenti  (2 ore).
 
Modulo II:

Contenuto: coinvolgimento diretto degli studenti per la comprensione delle dinamiche relazionali tra potere, società civile e mafie.

 

Metodologia: giochi di ruolo e dinamiche di gruppo  (4 ore).
 
Modulo III:

Contenuto: intervento di ospiti ed esperti sulle tematiche in oggetto che racconteranno direttamente la propria esperienza nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata.

 

Metodologia: questa parte verrà supportata dall’intervento di ospiti esterni ossia esperti, testimoni di giustizia, parenti di vittime di mafia  (2 ore).
 
b.  Produzione di un cortometraggio sulle attività formative

 

Sempre nell’ambito del percorso educativo, è prevista la realizzazione di un cortometraggio della durata di circa 10 minuti sull’esperienza degli studenti durante il percorso formativo. Il video verrà proiettato durante l’evento pubblico “Ravenna contro le mafie 2013” che si terrà nel mese di marzo.

 

c.  Metodologia didattica generale

 

In ogni modulo didattico-formativo verrà adottato un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere lo studente, così come l’insegnante, su differenti livelli. La scelta dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e ai giochi di gruppo, permetterà in questo modo di veicolare i messaggi in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo e di educazione. L’incontro con i testimoni, infine, permetterà agli studenti di avere un confronto potente e diretto con chi vive quotidianamente sulla propria pelle il fenomeno mafioso, permettendo così la creazione di “ponti comunicativi” ancora più efficaci in grado di agire contemporaneamente sulla “mente” e sulla “pancia” dei ragazzi coinvolti.

 

A conclusione dell’iter formativo previsto da progetto, verranno somministrati differenti questionari di valutazione a studenti e insegnati delle classi coinvolte, in modo da verificare il grado di apprezzamento dei moduli proposti, oltre che il livello di comprensione delle tematiche trattate.
 

d.  Organizzazione generale

    - Totale classi:  n. 20 classi
    - Totale studenti:  n. 600
      - Totale ore previste per i partecipanti ai moduli:  n. 280 ore  (per n. 2 formatori in aula)

Segue le descrizione del contenuto dei moduli in dettaglio:

 

 

MODULO I

 

“Il fenomeno mafioso in Italia e la risposta della società civile”

Il primo modulo prevede di contestualizzare i temi trattati nel corso delle lezioni attraverso l’introduzione del complesso problema della diffusione del fenomeno della criminalità organizzata in Italia.

 

In particolare si cercherà di stimolare l’attenzione degli studenti attraverso la proiezione di stralci di video e documentari. Inoltre saranno presentate letture di testi che approfondiscono e descrivono le caratteristiche e la pericolosità della struttura mafiosa diffusa non solo nell’Italia meridionale ma operativa su tutto il territorio nazionale, con riferimento alla capacità della criminalità organizzata di infiltrarsi in tutti gli ambiti del tessuto sociale, da quello economico-produttivo, a quello politico-istituzionale, attraverso non solo l’utilizzo della violenza e del controllo del territorio, ma anche di strategie imprenditoriali spregiudicate e innovative.

 

Il modulo si concentrerà poi sul mondo dell’antimafia italiana e sulle forme di contrasto sviluppate nel tempo da Stato e società civile. Verranno quindi descritti ed analizzati gli strumenti legislativi introdotti nella lotta alle mafie (art 416 bis; art. 41 bis, legge sui pentiti, ecc) così come i risultati ottenuti dal pool antimafia di Falcone e Borsellino fra gli anni 80’ e ’90 (maxi-processo di Palermo), concludendo sulle strutture operative nate dalle esperienze di questi grandi magistrati (Direzione Nazionale Antimafia; Direzione Distrettuale Antimafia, Direzione Investigativa Antimafia).

 

Riguardo al mondo all’antimafia sociale, verranno presentate le numerose realtà presenti nel territorio italiano che da anni tentano di arginare il diffondersi del fenomeno mafioso attraverso una coraggiosa lotta di riconquista del territorio. In particolare si descriveranno le attività di Libera, presieduta da don Ciotti e nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. A questo riguardo verrà sottolineata la portata storica della raccolta di firme promossa da Libera e la conseguente approvazione della legge n. 109 del ‘96 sul riutilizzo sociale dei patrimoni confiscati ai mafiosi.

 

Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1.600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. A fianco di Libera sono numerosi i singoli e le associazioni che quotidianamente e da anni rischiano in prima persona per affermare la legalità e lo stato di diritto, venendo a creare una rete di solidarietà che riunisce diverse realtà in tutta Italia in ambito istituzionale, associativo, imprenditoriale e artistico. Attraverso dinamiche di gruppo si stimolerà quindi la discussione tra i ragazzi sull’importanza che la società civile ricopre attualmente nel sostenere lo Stato nella lotta alla criminalità organizzata presente in tutto il territorio nazionale.

 

 

MODULO II

Esempio di gioco di simulazione “La città”

 

Vedi in allegato.

 

MODULO III

“Incontro con ospiti ed esperti”

 

Nella terza parte interverranno ospiti ed esperti delle tematiche in oggetto, oltre agli operatori delle cooperative antimafia di Libera presenti su tutto il territorio nazionale. In questo modo gli studenti potranno confrontarsi direttamente con le persone che quotidianamente affrontano il problema della criminalità organizzata, dando così loro la possibilità di rivolgere domande e approfondire i temi trattati.

 

Proponiamo a titolo indicativo un elenco dei possibili ospiti:

 

-       Giovanni Tizian  -  familiare di vittima di mafia e giornalista esperto in materia

 

-       Mara Fonti  -  familiare di vittime di mafia

 

-       Margherita Asta  -  familiare di vittime di mafia

 

-       Antonio Anile  -  imprenditore vittima di usura

 

-       Mario Caniglia  -  imprenditore agricolo vittima di estorsione

 

-       Enza Rando  -  ufficio di Presidenza di Libera

 

-       Antonio Pergolizzi  -  coordinatore Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente e curatore del Rapporto annuale ecomafia

 

-       Peppe Ruggero – giornalista e regista, autore del documentario “Biutiful Cauntri” sulla questione dei rifiuti a Napoli
 
 
2. Realizzazione degli incontri diretti con i testimoni  -  per classi II
(gennaio 2012 – febbraio 2012)
 
- Totale classi:  n. 43

- Totale studenti:  n. 1075
Il percorso prevede attività di approfondimento in classe all’interno delle attività didattiche e dei percorsi sulle tematiche della legalità e  momenti di incontro, interni agli Istituti, dove più classi II riunite avranno la possibilità di incontrare personalità di spicco della lotta contro le mafie ed importanti operatori del tessuto associativo italiano, in particolare i rappresentanti delle cooperative di Libera che lavorano direttamente sui beni e terreni confiscati alle mafie, in base alla legge n. 106 del 1996 sul riutilizzo sociale di questi ultimi.

 

I giovani rappresentanti delle coop.ve che hanno dato la disponibilità ad incontrare gli studenti sono:

 

-   Alfio Curcio  -  Coop. Beppe Montana Libera Terra di Siracusa (Sicilia)

 

-   Alessandro Leo  -  Coop. Libera Terra di Puglia (Puglia)

 

-   Antonio Napoli  -  Coop. Valle del Marro Libera Terra (Calabria)

 

-   Roberto Fiorillo  -  Coop. Le Terre di Don Peppe Diana (Campania)

 

L’Impresa di Ristorazione Camst, aggiudicataria del servizio di ristorazione scolastica, distribuirà in tutte le mense scolastiche (dai nidi alle scuole secondarie di primo grado) la pasta biologica Libera Terra prodotta nelle terre liberate dalla mafia, nella settimana dal 12 al 16 marzo 2013.
 
 
3. Realizzazione dell’evento finale a Ravenna – aperto alla cittadinanza
(marzo 2012)

 

E’ prevista l’organizzazione nel marzo 2013 di un evento finale a Ravenna a conclusione dell’iter progettuale, per il quale verranno coinvolte tutte le realtà che a diverso titolo hanno partecipato e collaborato alla realizzazione del progetto.

 

L’evento “Ravenna contro le mafie 2013” verrà organizzato secondo le seguenti modalità:
- Testimonianza dei diversi attori che hanno seguito il progetto

- Visione del cortometraggio sull’esperienza dei ragazzi nel percorso formativo

- Interventi degli Enti pubblici e privati sostenitori del progetto

- Relazione conclusiva dell’Associazione Pereira, basata sui questionari di valutazione somministrati agli studenti delle Scuole secondarie di I grado coinvolte

Per informazioni:

 

MATTEO PASI

Associazione Pereira

matteopasi@associazionepereira.it

cell. 347/2971764


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Galleria fotografica

 

Borsellino Guarda la legalità in faccia

Video_Liberi dalle mafie 2012/13

 

Documenti

 

Gioco - La città
Rassegna stampa_27 marzo 2013