< Indietro

A RAVENNA…STUDENTI E DOCENTI LIBERI DALLE MAFIE!

attivato anche per l’a.s. 2019/20 il percorso multidisciplinare contro mafie e corruzione per oltre 800 fra studenti e docenti degli Istituti Comprensivi e Superiori di Ravenna

 

<span style=A RAVENNA…STUDENTI E DOCENTI LIBERI DALLE MAFIE!" />

TITOLO: LIBERI DALLE MAFIE – progetto multidisciplinare di formazione ed educazione su Legalità e Cittadinanza contro mafie, corruzione ed ogni forma di violenza e prevaricazione, a.s. 2019/20
 
Programma trattato e approfondimento degli argomenti
 
Liberi dalle mafie” è in grado non solo di fornire strumenti e conoscenze per una migliore ed approfondita comprensione delle mafie in Italia e delle sue implicazioni dirette e indirette nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di sensibilizzare studenti e docenti sulle forme di resistenza che Stato e società civile hanno saputo opporre nel tempo, e oppongono tuttora, a questo multiforme e radicato fenomeno. Il percorso non manca di focalizzare l’attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose al Nord e sulle modalità di penetrazione dell’economia legale attraverso lo strumento prioritario della corruzione ed attività come il riciclaggio del denaro sporco. Sensibilizza inoltre sulla conoscenza e sul contrasto di ogni forma o mentalità di ignoranza e prevaricazione, in particolare in riferimento ai sempre più frequenti fenomeni di intolleranza, violenza, bullismo e cyber bullismo, dentro e fuori le mura scolastiche, inquadrabili sempre all’interno di una sorta di “cultura mafiosa”, nel macro come nel micro. Particolare attenzione viene posta sui pericoli della dipendenza da gioco d’azzardo – uno dei settori chiave delle mafie – diffusosi tra giovani e giovanissimi, soprattutto attraverso siti di scommesse on-line.
 
Attraverso le testimonianze dirette di familiari di vittime di mafia, vittime di usura, gioco d’azzardo, rappresentanti di cooperative sorte su beni confiscati alle mafie ed esperti in materia, funge infine da momento di incontro, conoscenza e confronto tra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti, docenti e cittadinanza sui temi affrontati. Di seguito gli ospiti chiamati ad intervenire:
 
Antonio Anile (vittima di usura, referente di Sos Impresa); Matteo Luzza (familiare di vittima di ‘ndrangheta, della rete Libera); Roberto Fiorillo (referente della Coop. Soc. Le Terre di Don Peppe Diana); Donato Ungaro (giornalista, esperto in materia); Chiara Pracucci (psicologa ed esperta in materia); Vittorio Foschini (responsabile Sert Ravenna); Associazione Giocatori Anonimi (associazione di auto-aiuto per giocatori patologici); Associazione Gam-Anon (associazione di familiari e amici di giocatori compulsivi di gioco d’azzardo nel territorio di Ravenna). In caso di imprevisti per cause di forza maggiore nella partecipazione di uno o più ospiti si procede – di concerto con dirigenti scolastici e docenti referenti – all’individuazione di altri significativi testimoni e/o esperti in materia sostitutivi.
 
Di seguito l’elenco degli argomenti trattati, organicamente suddivisi in tre moduli formativi complementari:
 
 
MODULO I – “Mafie e corruzione: le due facce della stessa medaglia
 
a) Origine e diffusione delle principali mafie in Italia: ‘ndrangheta; cosa nostra; camorra; sacra corona unita
 
b) Strutture organizzative delle diverse mafie: piramidale/verticistica o orizzontale/a rete; differenti tipologie di controllo del territorio nel Sud, nel Centro e nel Nord Italia, nei grandi centri urbani e nelle piccole periferie
 
c) Individuazione e riflessioni sui macro obiettivi: soldi e potere come “bussola” dell’agire mafioso
 
d) Attività criminali correlate agli obiettivi: traffico internazionale di droghe; traffico di armi, persone, organi, merce contraffatta, pietre preziose, opere d’arte trafugate, animali esotici, documenti falsi, adozioni illegali; forme di caporalato agricolo ed edile; prostituzione; smaltimento illegale dei rifiuti tossici/industriali; pizzo/estorsioni; appalti pubblici truccati; usura; riciclaggio del denaro sporco
 
e) Caratteri distintivi delle mafie, rispetto alla criminalità comune, correlate alle attività: 1. riti di affiliazione alla base dell’entrata nella “nuova famiglia”; 2) uso strategico di soldi, violenza e comunicazione per il coinvolgimento/condizionamento di professionisti e funzionari delle amministrazioni pubbliche, dell’imprenditoria, della magistratura, delle forze dell’ordine, del giornalismo, della comunicazione; 3. consenso sociale fondato sull’omertà e sull’elargizione di lavoro illegale e “favori” alla popolazione; 4. collusioni con pezzi della politica attraverso differenti strumenti quali corruzione, ricatto e intimidazione; 5. infiltrazione nell’economia legale tramite investimenti nei settori della finanza, edilizia, turismo, energie rinnovabili, informazione, moda, mercati ortofrutticoli, trasporti, compro oro, sale slot, sale bingo, centri scommesse, azzardo on line; ruolo chiave dei “prestanome” corrotti nel riciclaggio del denaro frutto di attività illecite
 
f) Natura delle org. mafiose correlata ai caratteri distintivi: 1. criminale; 2. politica (“stati nello stato”); 3. economica (“imprese/spa”)
 
 
MODULO II – “La Resistenza civile e istituzionale contro le mafie
 
g) Infiltrazione mafiosa in Emilia Romagna: focus sui processi “Black Monkey” ed “Aemilia”, con particolare riferimento alle recenti attività “legali” e illegali della ‘ndrangheta in regione e alle forme di contrasto sociale ed istituzionale del fenomeno
 
h) Focus sul gioco d’azzardo: forme e modalità della diffusione del gioco d’azzardo in Italia; rischi, patologie e numeri della dipendenza da questa droga legale; emergenza dell’azzardo on line fra giovani e giovanissimi; forme di contrasto per una cultura Slot free
 
i) Antimafia sociale storica, focus su una/due storie di vita a scelta fra: Peppino Impastato; Giancarlo Siani; Rita Atria; Don Pino Puglisi; Don Peppe Diana; Pippo Fava; Mauro Rostagno; Libero Grassi
 
l) Antimafia sociale attuale, esperienze di: Libera; Addiopizzo; Agende Rosse; La Casa di Paolo; Il Tappeto di Iqbal; Sportello Anticamorra Scampia; e di personalità come Salvatore e Rita Borsellino, Margherita Asta, Giovanni Impastato, Giovanni Tizian, Elena Fava
 
m) Sinergia di Stato e Società civile per il contrasto alle mafie come organizzazioni criminali e come mentalità
 
 
MODULO III – “Testimonianze dirette: la bellezza della Partecipazione
 
n) Conoscenza e partecipazione contro ogni forma di violenza, prevaricazione, discriminazione e bullismo, sia a livello macro (ai danni di una ditta estorta) che a livello micro (ai danni di uno studente in una scuola o sul web); Addiopizzo e La Casa di Paolo di Salvatore Borsellino, come esempi concreti di Cittadinanza attiva e vincente contro il “bullismo mafioso” attraverso l’unione e la condivisione di valori, intenti ed esperienze
 
o) Riflessioni condivise sui propri diritti/doveri di cittadino e su una cultura e rete da intendersi non solo anti-mafia, ma anche e soprattutto pro-bellezza e pro-diritti, alternativa al modello mafioso fondato sulla paura, sul ricatto e sulla violazione delle libertà fondamentali
 
p) Spunti su ciò che ognuno di noi può fare in “piccolo” nel proprio quotidiano, da solo e insieme agli altri, al fine di sviluppare una capacità critica e di comprensione del mondo circostante, patrimonio indispensabile per la libertà ed il benessere individuale e collettivo
 
I punti sopraindicati, suddivisi organicamente e fortemente interconnessi, sono sviluppati in modo da costituire i “gradini” di una progressiva e consequenziale comprensione del fenomeno mafioso e delle sue peculiarità, oltre che delle forme di resistenza collegate ad esso. Ogni step porta a quello successivo stimolando un’analisi critica ed una visione più strutturale ed esaustiva della società, che riconduce mafie e corruzione ad una dimensione sia globale che locale e quotidiana, “vicina” alle nostre vite, alle nostre scelte e ai nostri modi di pensare.
 
 
Metodologia ed innovazione del modello didattico
 
Nelle attività didattico-formative viene adottato un approccio multidisciplinare di tipo maieutico, altamente coinvolgente, in grado di far partecipare gli studenti su differenti piani e livelli:
 
giochi e dinamiche individuali e di gruppo (simulazione di situazioni dove gli studenti devono confrontarsi e fare scelte)
 
utilizzo mirato di materiale audio visuale (stralci di film e documentari a tema) e web (siti di informazione, articoli on line, ecc)
 
testimonianze dirette (familiari di vittime di mafia, usura, gioco d’azzardo, esperti in materia e rappresentanti di associazioni e cooperative attive contro mafie e corruzione sul proprio territorio)
 
Nei primi moduli formativi I e II viene adottato un approccio altamente coinvolgente in grado di stimolare gli studenti non solo su un piano didattico-razionale, ma anche attraverso stimoli visivo-emozionali e dinamiche relazionali coinvolgenti. La scelta dello strumento audio-video, unito alle lezioni frontali e alle dinamiche di gruppo, permette di veicolare messaggi e contenuti in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello educativo e di informazione. In più, l’utilizzo mirato e consapevole del web consente al progetto di sensibilizzare gli studenti sui rischi della rete (isolamento, dipendenza, cyber bullismo) così come sulle potenzialità di internet e delle nuove tecnologie al servizio della libera informazione, della legalità e della cittadinanza attiva.
 
Nel modulo III gli studenti, ascoltando la testimonianza diretta di ospiti significativi, aprono un dialogo che permette loro non solo di acquisire informazioni di “prima mano”, ma anche di stabilire un rapporto empatico con i testimoni su vicende e realtà drammaticamente vicine al loro quotidiano, in un clima di condivisione e reciproco beneficio.
 
Dal punto di vista maieutico, tramite differenti strumenti ed approcci i formatori “traghettano” gli studenti – sia in termini individuali che di gruppo – ad un’analisi progressiva e strutturale del problema, facendoli sentire (e rendendoli di fatto) partecipi e responsabili della comprensione, passo dopo passo, degli argomenti trattati. Saranno infatti gli stessi studenti che – stimolati in modo diversificato e continuo – risponderanno ai quesiti di volta in volta posti dai formatori, comprendendo e ricostruendo meccanismi e dinamiche di natura sociale, economica e culturale del territorio in cui vivono. Questa analisi e comprensione condivisa non viene realizzata solo sul versante del rapporto formatore-studente, ma anche su quello studente-studente, incentivando il continuo e coordinato confronto fra gli stessi nella risoluzione delle domande e dei quesiti posti per il proseguimento del percorso di conoscenza della mentalità mafiosa, così come di loro stessi. Contenuti e metodi del progetto mirano infatti a fornire elementi utili, se non indispensabili, alla formazione di un’educazione civica e civile, di cui mafie e corruzione rappresentano in negativo le cartine di tornasole.
 
Questionari finali di valutazione: a conclusione dell’iter formativo (alla fine del modulo III) vengono somministrati dei questionari di valutazione, in modo da verificare statisticamente – sia a livello quantitativo che qualitativo – il grado di apprezzamento dei moduli proposti.
 
 
Diversificazione dei programmi in base ai destinatari
 
- Livello metodologico: nelle Scuole di I grado viene adottato un approccio più soft in grado di alternare efficacemente serietà, leggerezza, pathos e ironia, con un uso attento e comprensibile del lessico nello sviluppo dei contenuti e dei meccanismi di ragionamento. Viene privilegiata la dimensione umana, sociale e culturale del discorso, con particolare riguardo alla conoscenza dei propri diritti e doveri di cittadini. Inoltre, in collaborazione con i docenti referenti, viene condivisa ad anteriori (prima dell’inizio del percorso) una valutazione di massima sulle classi in modo da approcciare con la massima cura eventuali situazioni delicate e problematiche specifiche (bullismo, discriminazioni, problemi linguistici, handicap, contesti familiari disagiati, ecc).
 
- Livello contenutistico: di seguito i temi privilegiati in base al grado della scuola, secondo la classificazione per punti della sezione A1
(ciò non preclude il trattamento trasversale di tutti i seguenti argomenti anche per le scuole dove non sono indicati)
 

➢ Scuole Secondarie di I grado: argomenti A. C. D. E. F. G. H. I. L. N. O. P.
 
➢ Scuole Secondarie di II grado: argomenti A. B. C. D. E . F. G. H. I. L. M. O. P.
 
 
- Tipologia testimonianze dirette: in via non esclusiva vengono privilegiati:
 
• per le medie: Antonio Anile, Matteo Luzza, Roberto Fiorillo, Donato Ungaro
 
• per le superiori: Chiara Pracucci, Vittorio Foschini, Associazione Giocatori Anonimi, Associazione Gam-Anon – vedi sezione A1
 
 
Corso per docenti: programma trattato e approfondimento degli argomenti
 
I docenti coinvolti partecipano a tre distinti e complementari momenti formativi volti ad apprendere contenuti e metodologie funzionali all’analisi e alla comprensione del fenomeno mafioso e corruttivo:
 
 
o Le mafie in Italia: approccio e contenuti (n. 1 incontro di 2,5 ore)
 
questo primo incontro è strutturato in modo da coinvolgere i docenti in un momento formativo basato su un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere gli stessi su differenti livelli: lezione frontale/partecipata; stralci di video; utilizzo mirato del web; lettura articoli on line a tema; discussione finale. L’obiettivo è quello di fornire ai docenti gli strumenti per l’analisi e la comprensione della questione delle mafie in Italia: dalle origini ai metodi, dalle attività “legali”/illegali di riferimento alle strutture di funzionamento, fino ad arrivare ai caratteri distintivi che le differenziano dalla criminalità comune. Sempre all’interno di tale programma – riconducibile agli argomenti trattati nei punti a. b. c. d. e. f. della sezione A1 – viene aperto un focus sul tema della Resistenza alle mafie in Italia (passata e presente) sia dal punto di vista della reazione politico-legislativo-giudiziaria delle Istituzioni, sia da quello della risposta civile da parte delle persone, delle associazioni e di tutte quelle realtà che compongono il variopinto mondo dell’antimafia civile. Una Resistenza intesa anche e soprattutto come lotta ad un certo modo di pensare e agire nel quotidiano, verso noi stessi e verso gli altri.
 
 
o Approfondimenti tematici ad hoc (n. 2 incontri di 2 ore cadauno)
 
in base all’interesse, alla sensibilità e al livello di preparazione dei docenti coinvolti, vengono proposti – a discrezione e scelta di questi ultimi – i seguenti approfondimenti tematici:
 
1) Ruolo fondamentale della donna nelle mafie come boss, mogli e madri: principali funzioni della donna boss (esercizio delle funzioni direttive in assenza del marito, intestazione fittizia dei beni, veicolo dei “pizzini” dal carcere agli altri membri della “famiglia”); madre di mafia come fondamentale veicolo per la trasmissione/perpetuazione dei “valori mafiosi” ai figli; pericolo di implosione della ‘ndrangheta per il fenomeno del pentitismo al femminile; fondamentali figure ed esperienze di vita di Felicia Impastato, Rita Atria e Lea Garofalo
 
2) Condizionamenti e distorsioni ai danni di imprese, cittadini e libero mercato: ruolo fondamentale della corruzione (imprenditoriale, politica, amministrativa, giudiziaria e finanziaria) come modalità di penetrazione nel tessuto legale; alterazione/compromissione delle regole concorrenziali (oltre che della qualità dei prodotti/servizi offerti) attraverso il mercato nero, il riciclaggio del denaro sporco, gli appalti pubblici truccati, il meccanismo del sub appalto a terzi; esempi passati e recenti di condizionamento delle commesse pubbliche: “sacco di Palermo”, autostrada Salerno-R.Calabria, Expo Milano (2015), ricostruzioni post terremoto in Irpinia (1980), l’Aquila (2009), Emilia (2012), ecc
 
3) Impatto di mafie e corruzione sulla salute pubblica e privata, in termini di morti e vittime per: droga (compreso il gioco d’azzardo); traffico internazionale di esseri umani; caporalato e incidenti sul lavoro; sfruttamento minorile; prostituzione; rifiuti tossici; suicidi indotti; incidenti stradali e cedimenti strutturali di edifici, viadotti, ponti ecc, dovuti all’uso di materiale scadente nella costruzione; armi da fuoco ed esplosivi
 
4) Impatto di mafie e corruzione sull’ambiente: focus sulle ecomafie; forme e modalità di “smaltimento” criminale dei rifiuti tossici; esempi di “Terre dei fuochi” in Campania e nel resto d’Italia, compreso Nord Italia ed Emilia Romagna; le “Navi dei veleni” nel Mediterraneo; situazione e problematiche in Emilia Romagna in chiave locale ed attuale
 
5) La ‘ndrangheta e le mafie italiane nel mondo: attività criminali ed aree geografiche di influenza; collaborazioni e sinergie con le mafie estere (cartelli della droga colombiani e messicani, mafia russa, mafia cinese, mafia nigeriana, mafia albanese, ecc)
 
6) Antimafia istituzionale, approfondimenti e focus su: legge Rognoni/La Torre sul reato di associazione mafiosa e confisca dei beni (art. 416 bis c.p.); maxi processo e storico pool antimafia di Palermo; leggi su “pentiti” e “carcere duro” (art. 41 bis c.p.); legge n. 109 del 1996 di iniziativa popolare promossa da Libera sul “riutilizzo sociale” dei beni confiscati alle mafie; creazione su imput di Giovanni Falcone dell’attuale modello di contrasto basato su DNA (Direzione Nazionale Antimafia), DDA (Direzione Distrettuale Antimafia), DIA (Direzione Investigativa Antimafia)
 
7) Panorama sulle storie di vita di: Cesare Terranova, Piersanti Mattarella, Gaetano Costa, Antonino Saetta, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino
 
 
o Discussione e verifica di fine progetto (n. 1 incontro di 1,5 ore)
 
nel quarto e ultimo incontro gli operatori Pereira rispondono a tutte le domande, osservazioni e richieste di chiarimenti da parte degli insegnanti nell’ambito di un dibattito e confronto finale finalizzato a verificare sia il grado di comprensione delle tematiche trattate, che il grado di apprezzamento del percorso proposto, anche in riferimento all’intervento in aula con gli studenti.
 
 
In tutti gli interventi viene posta particolare attenzione all’individuazione e alla selezione scrupolosa delle fonti utilizzate (relazioni, dossier, ricerche, articoli di giornale, siti di informazione, quotidiani e riviste on line, film, documentari, ecc) necessaria per una corretta preparazione sull’argomento, anche e soprattutto in riferimento a dinamiche e fatti riguardanti l’attualità e il contesto locale.
 
Da sottolineare che il percorso mira a formare e informare i docenti non solo su dei contenuti ma anche su un approccio multidisciplinare e maieutico da “sfruttare” in aula con le rispettive classi (aldilà delle ore progettuali) al fine di arricchire l’esperienza scolastico-educativa degli studenti.
I docenti vengono sensibilizzati sia sull’uso di differenti strumenti per la veicolazione del messaggio, sia su una modalità di coinvolgimento continuo degli studenti basata su molteplici stimoli ed approcci che affiancano/integrano la lezione frontale tradizionale (vedi “Metodologia ed innovazione del modello didattico” della sezione A2).
 
Nota bene: su interesse e sensibilità dei singoli docenti è possibile eventualmente chiedere, rispetto ai laboratori in classe per studenti, l’inserimento trasversale di uno o più fra gli approfondimenti sopraelencati, ad integrazione o sostituzione del modulo II.
 
Il corso per docenti fornisce inizialmente una base comune di insegnamento, in termini di contenuti e metodi, per poi analizzare ed approfondire le modalità migliori per l’inserimento trasversale di una cultura della Dignità e del Senso Civico all’interno dei rispettivi piani didattici. L’obiettivo è quello promuovere e agevolare un approccio più informato e consapevole, in modo che la cultura della Partecipazione e del Senso Civico veicolata dal progetto possa “valicare” i confini dello stesso per divenire “trasversale” alle differenti materie di insegnamento, accrescendo così negli studenti e nel corpo docente un maggiore e rinnovato spirito civico e senso critico.
 
 
Liberi dalle mafie” è promosso e realizzato da Associazione Pereira APS
 
Con il contributo di:
Comune di Ravenna
 
In collaborazione con:
Confesercenti; Sos Impresa; Libera; Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra

< Indietro

Galleria fotografica

 

Giovanni Falcone e Nino Di Matteo

Documenti

 

Liberi dalle mafie, as 2019-20