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Liberi dalle mafie – 2010/11

Progetto di sensibilizzazione negli Istituti Scolastici Superiori di Ravenna e provincia contro tutte le mafie

 


 

INTRODUZIONE E ORIGINI DEL PROGETTO

 

L’Associazione Pereira da alcuni anni ha avviato una proficua collaborazione con diverse realtà del territorio regionale, ed in particolare con il gruppo musicale dei Modena City Ramblers.

Il primo contatto è avvenuto nel maggio 2007 quando gli operatori dell’associazione erano a Tuzla, in Bosnia Erzegovina, per raccogliere materiale video da cui sarebbe nato il documentario “Youth of Tuzla” e il gruppo emiliano era in città per un concerto di beneficenza.

 

Da questa esperienza è nata l’idea di coinvolgere il gruppo modenese nel progetto di informazione e sensibilizzazione “Tuzla in tournèe per l’Emilia Romagna”, promosso dall’Associazione Pereira con il Patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ravenna e in collaborazione con l’APQ, l’Accordo di Programma Quadro per i Balcani della Regione Emilia Romagna.  Tale progetto si è articolato in una serie di appuntamenti rivolti alla comunità emiliano romagnola per raccontare la condizione dei giovani bosniaci attraverso le immagini e le voci raccolte nel documentario “Youth of Tuzla” e l’intervento di ospiti in vario modo interessati alla tematica (associazioni di volontariato, artisti, esponenti del mondo politico e della cooperazione internazionale). Ad alcuni di questi appuntamenti hanno partecipato anche i Modena City Ramblers, portando la propria testimonianza e l’energia della propria musica.

 

L’esperienza comune è proseguito con il tour della “Carovana della Legalità” organizzato dai Modena City Ramblers in collaborazione con Libera, da anni impegnata attivamente nella lotta contro le mafie in Italia. Il tour prevedeva una serie di appuntamenti musicali, informativi e di condivisione in cui i musicisti entreranno in contatto con realtà e personalità che in tutta Italia spendono le proprie energie per arginare il potere della malavita organizzata.

 

L’Associazione Pereira ha collaborato con il gruppo modenese in questa nuova esperienza raccogliendo materiale fotografico, video e informativo per documentare le iniziative e diffonderne il messaggio. Il tour ha portato alla realizzazione di un documentario video che racconta i momenti più significativi dell’esperienza, divenendo in questo modo strumenti di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche oggetto del tour stesso.

 

La produzione del documentario  – insieme a tutto il materiale informativo raccolto (reportage, foto, articoli, ecc) -   costituisce l’ossatura del progetto proposto in quanto fungerà da perno attorno cui ruoteranno i momenti di informazione e sensibilizzazione promossi nelle Istituti Superiori del territorio di Ravenna e provincia, nonché l’evento finale  – conclusivo dell’intero iter progettuale -   rivolto all’intera cittadinanza.

  

 

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

 

Il progetto si propone, attraverso diverse fasi, di informare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti degli Istituti Scolastici Superiori del territorio di Ravenna e provincia sulle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della legalità e della giustizia, all’educazione al senso civico e democratico e all’impegno contro ogni forma di corruzione.

 

A questo proposito il progetto, prendendo come target di riferimento gli Istituti Scolastici Superiori del territorio della provincia ravennate, intende sviluppare un percorso formativo in grado non solo di fornire gli strumenti per una migliore e più approfondita comprensione del fenomeno mafioso in Italia e delle sue implicazioni nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di educare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti sulle forme di resistenza che la società civile ha saputo opporre nel tempo a questo fenomeno.  Un ottimo esempio sono il lavoro e le attività di Libera, importante realtà italiana nella lotta contro la mafia e partner insieme ai Modena City Ramblers e Associazione Pereira nella realizzazione del documentario incentrato sul tour “Carovana della Legalità”.

 

Il progetto inoltre, attraverso le testimonianze di diversi attori ed esperti del settore, fungerà da momento di incontro e conoscenza fra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo che lavorano nella direzione della promozione di una cultura della legalità e della giustizia, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti e insegnati riguardo al tema della lotta contro le mafie.

 

Il progetto, nello sviluppo di tale percorso formativo, assumerà come metodo di lavoro un approccio multidisciplinare che affiancherà le lezioni frontali in aula con:

 

  • giochi e dinamiche di gruppo;

 

  • utilizzo di materiale audio visuale a supporto delle lezioni stesse (video-documentari, fotografie, pannelli informativi, ecc);

 

  • testimonianze dirette di persone o gruppi (rappresentanti di associazioni, amministratori locali, band musicali, ecc) che possono apportare il proprio contributo per una migliore comprensione delle tematiche trattate.

 

L’obiettivo è quello di stimolare i ragazzi su differenti livelli, in modo da non coinvolgerli unicamente su un piano “didattico-razionale”, ma anche attraverso stimoli “visivo-emozionali”, “dinamiche relazionali” e “scambi umani”.

 

E’ previsto infine un evento conclusivo dell’iter progettuale rivolto all’intera cittadinanza così come alle Istituzioni e alle associazioni locali (oltre che naturalmente alle classi e agli Istituti precedentemente coinvolti nel percorso formativo) che fungerà da momento di incontro, di conoscenza e di confronto in relazione ai temi affrontati e alle attività di lotta alle mafie portate avanti nel territorio.

 

 

OBIETTIVO GENERALE

 

L’obiettivo generale del progetto è informare e sensibilizzare la cittadinanza e nello specifico il mondo scolastico sulle tematiche della legalità, della giustizia e della democrazia, in particolare in riferimento al fondamentale ruolo rivestito dalla società civile nella difficile lotta contro ogni forma di mafia.

 

L’idea alla base di tale obiettivo è che lo Stato da solo non ha la forza per opporsi efficacemente al fenomeno mafioso, ma necessita del sostegno della società civile intera.

 

 

OBIETTIVO SPECIFICO

 

L’obiettivo specifico è sviluppare all’interno degli Istituti Scolastici Superiori del territorio di Ravenna un percorso formativo che, partendo dalla contestualizzazione del fenomeno mafioso, sia in grado di fornire gli strumenti necessari per far luce su una realtà tanto complessa quanto delicata quale appunto quella della mafia in Italia, gettando al contempo le basi per una futura e più stretta collaborazione fra il mondo scolastico, quello associativo e quello istituzionale del territorio target del progetto.

 

Inoltre l’evento finale, attraverso la partecipazione di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’associazionismo, intende promuovere una riflessione comune nella cittadinanza ravennate in merito all’importanza del ruolo giocato dalla società civile (Fondazioni, associazioni, mondo scolastico, cooperative, ecc) a fianco delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, nella lotta alla criminalità organizzata.

 

 

DESTINATARI DIRETTI

 

I destinatari diretti del progetto sono individuati negli studenti e negli insegnanti che frequentano i moduli formativi presentati negli Istituti Scolastici Superiori coinvolti nel progetto.

 

In particolare, gli Istituti Scolastici Superiori target del progetto saranno individuati nell’ambito territoriale della provincia di Ravenna, in particolare quella coincidente con i distretti di Ravenna (n. 4 Istituti), Faenza (n. 2 Istituti) e Lugo (n. 2 Istituti).

 

Gli Istituti scolastici interessati saranno quindi n. 8 per un totale di n. 16 classi coinvolte (n. 2 classi per ogni Istituto).

 

Si stima quindi un numero totale di 480 studenti coinvolti dal progetto (n. 30 studenti per ogni classe).

 

A questo riguardo, l’Associazione Pereira individuerà gli Istituti Scolastici target del progetto in collaborazione e su indicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, se lo riterrà opportuno.

 

 

DESTINATARI INDIRETTI

 

I destinatari indiretti sono gli esponenti ed i rappresentanti del mondo istituzionale e associativo del territorio ravennate, che potranno partecipare agli incontri previsti con le autorità scolastiche e gli studenti all’interno dei moduli formativi nelle scuole, così come all’evento finale sopramenzionato.

 

Altri destinatari indiretti del progetto sono individuati nei protagonisti delle tematiche trattate all’interno del percorso formativo presentato, ossia la società civile (in particolare quella del sud Italia) che, oltre ad essere uno dei temi centrali delle lezioni in aula, rappresenta anche l’oggetto del documentario realizzato durante il tour e proposto durante l’iter formativo.

 

 

ATTIVITA’ PREVISTE

 

1. Realizzazione del percorso formativo nelle scuole superiori (febbraio 2011 – maggio 2011)

 

a. Struttura generale dei moduli formativi

 

L’intervento didattico-formativo si comporrà di due fondamentali parti: il primo modulo incentrato sulla presentazione della questione delle mafie in Italia e le forme di contrasto emergenti nella società civile nei diversi contesti del territorio nazionale; il secondo incentrato sull’esperienza del tour della “Carovana della Legalità” promossa da Libera  in collaborazione con il gruppo musicale Modena City Ramblers e Associazione Pereira.

 

In questa seconda fase si prevede l’intervento di ospiti ed esperti della tematica trattata, la proiezione di diversi stralci video, fra cui il documentario “Onda Libera – carovana della legalità contro le mafie”, prodotto dall’Associazione Pereira in collaborazione con la rete Libera e il gruppo musicale dei Modena City Ramblers, che raccoglie il resoconto del tour e le testimonianze di personalità attive nella lotta alle mafie.

 

 

Modulo I:

Contenuto: storia e approfondimento della questione della mafia in Italia; descrizione delle forme di contrasto e resistenza alle diverse mafie.

Metodologia: lezione frontale, dinamiche di gruppo, proiezione di video, lettura di testi, intervento di ospiti, dibattito con gli studenti.

 

Modulo II:

Contenuto: focus sull’esperienza del tour della “Carovana della Legalità” promosso da Libera, Modena City Ramblers e Associazione Pereira.

Metodologia: questa parte verrà supportata dall’intervento di personalità di spicco della lotta contro la mafia ed esperti delle tematiche trattate e dalla proiezione in aula di un reportage video e dalla lettura di testi per concludersi coinvolgendo gli studenti in una discussione finale.

 

 

b. Metodologia didattica generale

 

In entrambi i moduli didattico-formativi verrà adottato un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere lo studente, così come l’insegnante, su differenti livelli.

 

La scelta dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e ai giochi di gruppo, permetterà in questo modo di veicolare i messaggi in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo e di educazione.

 

A conclusione dell’iter formativo previsto da progetto, verranno somministrati differenti questionari di valutazione a studenti e insegnati delle classi coinvolte, in modo da verificare il grado di apprezzamento dei moduli proposti, oltre che il livello di comprensione delle tematiche trattate.

 

 

c. Organizzazione del percorso formativo

 

- Territori target del progetto:

distretto di Ravenna  (n° 4 Istituti scolastici coinvolti)

distretto di Faenza  (n° 2 Istituti scolastici coinvolti)

distretto di Lugo  (n° 2 Istituti scolastici coinvolti)

 

- Totale Istituti:  n° 8 Istituti scolastici coinvolti

 

- Totale classi:  n° 16 classi coinvolte  (2 classi a Istituto; 8 x 2 = 16)

 

- Totale studenti: n° 480 studenti (30 studenti a classe; 30 x 16 = 480)

 

- Ore di didattica: primo modulo (16 classi x 2 ore = 32 ore); secondo modulo (16 classi x 2 ore = 32 ore)

 

- Totale ore previste da progetto: 32 + 32 = 64 ore

 

 

Segue le descrizione del contenuto dei moduli in dettaglio:

 

 

MODULO I

“Il fenomeno mafioso in Italia e la risposta della società civile”

 

Il primo modulo prevede di contestualizzare i temi trattati nel corso delle lezioni attraverso l’introduzione del complesso problema della diffusione del fenomeno della criminalità organizzata in Italia.

 

In particolare si cercherà di stimolare l’attenzione degli studenti attraverso la proiezione di stralci di video e documentari. Inoltre saranno presentate letture di testi che approfondiscono e descrivono le caratteristiche e la pericolosità della struttura mafiosa diffusa non solo nell’Italia meridionale ma operativa su tutto il territorio nazionale, con riferimento alla capacità della criminalità organizzata di infiltrarsi in tutti gli ambiti del tessuto sociale, da quello economico-produttivo, a quello politico-istituzionale, attraverso non solo l’utilizzo della violenza e del controllo del territorio, ma anche di strategie imprenditoriali spregiudicate e innovative.

 

Si passerà poi a presentare le numerose realtà presenti nella società civile italiana che da anni tentano di arginare il diffondersi del fenomeno mafioso attraverso una coraggiosa lotta di riconquista del territorio. In particolare si descriveranno le attività di Libera, presieduta da don Ciotti e nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. A fianco di Libera sono numerosi i singoli e le associazioni che quotidianamente e da anni rischiano in prima persona per affermare la legalità e lo stato di diritto, venendo a creare una rete di solidarietà che riunisce diverse realtà in tutta Italia in ambito istituzionale, associativo, imprenditoriale e artistico.

 

Attraverso dinamiche di gruppo si stimolerà la discussione tra i ragazzi sull’importanza che la società civile ricopre attualmente nel sostenere lo Stato nella lotta alla criminalità organizzata presente in tutto il territorio nazionale.

 

 

MODULO II

“Liberi dalle Mafie”

 

Nella seconda parte si ripercorrerà l’esperienza del tour della “Carovana della Legalità” promosso in varie regioni italiane da Libera in collaborazione con il gruppo musicale Modena City Ramblers e Associazione Pereira. Nel corso di tale tour  – che ha previsto concerti dei Modena City Ramblers e di numerosi artisti locali e nazionali -  si sono incontrate diverse realtà che a vario titolo operano attivamente nella lotta alle mafie.  Tappe del tour della Carovana 2009:

 

26 aprile: Liguria – Genova,  inaugurazione della Bottega dei Saperi e dei Sapori della legalità, che propone prodotti delle cooperative della rete Libera Terra, che operano su terreni confiscati alle mafie.
27 aprile: Piemonte – Torino,  presso un ex officina confiscata alla mafia e trasformata in centro multimediale gestita ora da Libera Piemonte.
28 aprile: Lombardia – Garbagnate Milanese (MI), presso la Bottega del Grillo sorta su un bene confiscato ad un affiliato di Cosa Nostra.
29 aprile: Veneto – Campolongo Maggiore (VE)
, in collaborazione con l’Associazione Affari Puliti impegnata a rivitalizzare e trasformare l’ex villa del boss della mafia del Brenta, Felice Maniero, in un incubatore per imprese giovanili.

30 aprile: Toscana – Montecatini (PT), in collegamento col progetto giovanile Albachiara, rete di relazioni tra singoli, istituzioni e organizzazioni sociali impegnati sui territori per l’affermazione piena della cittadinanza.

1 maggio: Abruzzo – Coppito (AQ) presso una tendopoli che accoglie i terremotati.
2 maggio: Lazio – Cisterna di Latina, in collaborazione con la cooperativa sociale Il gabbiano che ha realizzato su un terreno confiscato alla mafia una fattoria agricola che produce “Campo Libero”, il vino della legalità commercializzato con lo stemma del Comune di Cisterna[1].
3 maggio: Campania – Castelvolturno (CE)
, presso un terreno confiscato alla camorra e ora gestito dalla cooperativa Terre di Don Peppe Diana che si occupa della produzione di mozzarelle di bufala.
4 maggio: Puglia – Brindisi, presso piazza Santa Teresa in collaborazione con la cooperativa Terre di Puglia.

5 maggio: Puglia – Mesagne (BR), in mezzo ai vigneti e agli uliveti della cooperativa Terre di Puglia, che opera su terre confiscate alla mafia locale.
6 maggio: Calabria – Polistena (RC)
, in collaborazione con la cooperativa Valle del Marro, che coltiva nella Piana di Gioia Tauro 60 ettari di terreni confiscati alla ‘ndrangheta.
7 maggio: Sicilia – Belpasso (CT), in un terreno confiscato alla mafia siciliana dove sorgerà una cooperativa agricola Libera Terra.
8 maggio: Sicilia – Trapani
, nella cava di cemento della cooperativa Calcestruzzi Ericina Libera[2].

9 maggio: Sicilia – Cinisi (PA) per Peppino Impastato[3].

Nel secondo modulo sarà proposta la proiezione del documentario “Onda Libera”, oltre a stralci di altri video e reportage inerenti alle tematiche trattate, nonché la testimonianza diretta di ospiti ed esperti che hanno partecipato al tour o che da anni sono coinvolti nella lotta contro le mafie come gli operatori delle cooperative antimafia di Libera presenti su tutto il territorio nazionale. In questo modo gli studenti potranno confrontarsi direttamente con le persone che quotidianamente affrontano il problema della criminalità organizzata, dando così loro la possibilità di rivolgere domande e approfondire i temi trattati.

 

 

Proponiamo a titolo indicativo un elenco dei possibili ospiti:

 

a)     Pino Masciari  -  testimone di giustizia

 

b)    Antonio Pergolizzi  -  coordinatore Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente e curatore del Rapporto annuale ecomafia

 

c)     Peppe Ruggero  -  giornalista e regista, autore del documentario “Biutiful Cauntri” sulla questione dei rifiuti a Napoli

 

d)    Salvatore Fronio  -  regista del documentario “Vota Provenzano”

 

e)     Bruno Cappagli  -  attore e autore teatrale

 

f)     Enza Rando  -  ufficio di Presidenza di Libera

 

g)     Roberta Bussolari  -  referente di Libera Emilia Romagna

 

h)    Modena City Ramblers  -  gruppo musicale protagonista della Carovana della Legalità “Onda Libera”

 

 

RIFLESSIONI E DIBATTITO A SEGUIRE:

 

La visione del materiale audio-visuale e le testimonianze proposte saranno introduttive e propedeutiche al successivo dibattito in aula sulle tematiche in oggetto.

 

Il contenuto del dibattito verterà:

 

  1. sulla questione della diffusione delle mafie in Italia;

 

  1. sul ruolo giocato dallo Stato e dalla società civile per contrastare il potere della criminalità organizzata;

 

  1. sulle iniziative volte al riutilizzo per fini sociali dei beni immobili confiscati alle Mafie;

 

  1. sull’importanza dell’informazione e della circolazione delle idee come strumento per sostenere la lotta alle mafie.

 

 

La scelta dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e ai giochi di gruppo, permette di veicolare i messaggi in modo più incisivo negli studenti, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo e di educazione.

 

 

2. Realizzazione dell’evento finale a Ravenna (giugno 2011)

E’ prevista l’organizzazione nell’aprile 2011 di un evento finale a Ravenna a conclusione dell’iter progettuale, per il quale verranno coinvolte tutte le realtà che a diverso titolo hanno partecipato e collaborato alla realizzazione del progetto.

 

L’evento verrà organizzato secondo le seguenti modalità:

 

  • Presentazione dell’esperienza della “Carovana della Legalità”

 

  • Proiezione del documentario “Onda Libera”, realizzato durante il tour stesso

 

  • Testimonianza dei diversi attori che hanno seguito il progetto nelle sue differenti fasi

 

  • Interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna sostenitrice del progetto

 

  • Relazione conclusiva dell’Associazione Pereira, basata sui questionari di valutazione somministrati agli studenti delle scuole superiori coinvolte

 

 

In particolare verranno chiamati a presenziare personalità di spicco della lotta alla mafia:

GIANCARLO CASELLI

Procuratore Capo della Repubblica di Torino

NANDO DALLA CHIESA

Giornalista e uomo politico, nonché presidente onorario della rete Libera

 

A conclusione dell’evento è prevista la performance musicale dei:

MODENA CITY RAMBLERS

 

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PARTNER DEL PROGETTO

 

 

Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie

 

Nasce il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento su scala nazionale di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.

 

La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, rappresentano alcuni dei concreti impegni di Libera.

 

Inoltre Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale e nel 2008 è stata inserita dall’Eurispes tra le eccellenze italiane.

 

(Per approfondire: www.libera.it ).

 

Modena City Ramblers

 

Nascono nel 1991 e la loro attività musicale si intreccia fin da subito con il loro attivismo sociale. Nel 1997 producono il loro terzo alboum “Terra e Libertà”, fortemente influenzato dai viaggi nel continente latino-americano e dalla lettura delle opere di molti scrittori di quelle terre, alcuni dei quali diventano interlocutori e amici del gruppo (Luis Sepúlveda, Daniel Chavarria, Paco Ignacio Taibo II). Nel frattempo cresce il consenso intorno al gruppo come live-band e durante i loro concerti i locali e le piazze di tutta Italia si riempiono e attirano più pubblico di molti artisti blasonati, confermandosi così come una delle più importanti realtà live italiane. Il loro impegno e la loro musica si caratterizza per un’intensa attività live, molto spesso di natura solidale. Dalle piazze italiane ai piccoli club delle Asturie e della Catalogna, dall’Albania al Sudafrica, i Modena City Ramblers macinano chilometri, impegni ed esperienze ribadendo la loro vocazione “meticcia” e proponendosi come fenomeno non solo italiano. L’album “Fuori Campo” viene pubblicato anche in Giappone.

 

La tournée dell’album “Radio Rebelde” dura un anno e mezzo e rappresenta un evento fondamentale nella storia della band che all’inizio del 2003 approdano addirittura in Chiapas e in Guatemala. Nello stesso anno comincia anche la collaborazione tra i Modena City Ramblers  e la COOP, che li sceglie come testimonial  per la sua  campagna  di solidarietà internazionale “Acqua per la Pace”. In esclusiva per i supermercati della cooperativa, nel dicembre 2003 viene pubblicato il mini-cd GOCCE, i cui proventi vanno a finanziare i progetti sostenuti dalla  campagna.

 

Nel 2004 i Ramblers riprendono anche  i concerti con il nuovo tour che vede la band esibirsi in oltre cento date in Italia e proporsi in prestigiosi club e festival europei. A tour appena concluso, il gruppo si rimette all’opera su un nuovo progetto discografico: l’idea è quella di lavorare a un “corpus” di canzoni, tra alcune del repertorio della band e altre appartenenti ad autori diversi, ispirate al periodo della Seconda Guerra Mondiale e della Lotta di Resistenza. La produzione del disco vede fra l’altro, tra le tantissime collaborazioni di prestigio, la partecipazione di Francesco Guccini, Moni Ovadia, Piero Pelù, Goran Bregovic e la sua Wedding and Funeral Band e il britannico Billy Bragg.

 

Durante due pause delle sessions di registrazione, i Ramblers trovano il tempo per un importante viaggio in Palestina, dove la collaborazione come testimonial di “Acqua per la Pace” con  COOP  e l’ong. toscana UCODEP permette al gruppo di inaugurare una cisterna dell’acqua presso un villaggio palestinese, realizzata grazie all’intero ricavato delle vendite di GOCCE, nonché di una parte dell’album “¡Viva la Vida!” e del tour seguente. Mentre quest’ultimo cd diventa disco d’oro, superando le quarantamila copie vendute, l’album “Appunti Partigiani” viene ultimato per essere pubblicato nell’aprile 2005, in coincidenza con il sessantesimo anniversario della Liberazione. La canzone “Ebano” vince il prestigioso premio “Amnesty – Voci per la libertà”, come esempio di brano impegnato nell’ambito delle tematiche dei diritti umani.

 

“Onda Libera” è l’undicesimo album nei sedici anni di attività discografica della band e viene pubblicato poco prima di partire per una serie di concerti ed incontri in giro per l’Italia che, fra il 25 aprile e il 9 maggio 2009, li vedrà  impegnati dal Piemonte alla Sicilia in un tour di sensibilizzazione contro le mafie, in collaborazione con la rete Libera e l’Associazione Pereira.

 

(Per approfondire: www.ramblers.it )

 

 

 

PROMOTORE DEL PROGETTO

 

Associazione Pereira

 

Pereira muove dai valori universali della solidarietà, della pace e della multiculturalità.

Ha come fine la libera circolazione del pensiero tramite la quale crede sia possibile il cambiamento sociale e la liberazione individuale.

Promuove la cultura e l’arte in tutte le sue forme.

Promuove un’informazione libera e indipendente.

Sostiene qualsiasi attività o iniziativa che diffonda la cultura della cooperazione e del reciproco rispetto.

Sviluppa, tramite collaborazioni con altri enti, istituzioni o associazioni in Italia o all’estero, iniziative tese a promuovere e sviluppare i principi della solidarietà e della partecipazione democratica alla vita sociale.

 

L’Associazione Pereira attualmente collabora o ha collaborato nell’ambito di:

 

Progetto “Liberi dalle Mafie” promosso e realizzato dall’associazione stessa in         collaborazione con la rete Libera e i Modena City Ramblers e con il supporto della       Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

 

Accordo di Programma Quadro (APQ) sulla cooperazione con l’area balcanica promosso dalla Regione Emilia Romagna; ANCI Emilia Romagna; Province di Ravenna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Rimini; Comuni di Forlì, Ravenna, Reggio Emilia, Modena, Cesena, Guastalla, Bazzano.

 

Progetto “Tuzla in tournèe per l’Emilia Romagna” promosso e realizzato dall’associazione stessa in collaborazione e con il supporto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.

 

Progetto “Culture II” promosso dal Comune di Bologna, Università degli Studi di Bologna, Municipalità di Tuzla, North East Regional Development Agency for Bosnia Herzegovina (NERDA), Peace Flame House di Tuzla.

 

Iniziative di sensibilizzazione con enti e associazioni del territorio regionale e nazionale.

 

Pereira si occupa della produzione di documentari, reportage e materiale audiovisuale su tematiche inerenti alle finalità dell’Associazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per informazioni:

 

Associazione Pereira

www.associazionepereira.it

massimovenieri@associazionepereira.it

matteopasi@associazionepereira.it

347/9168644 – 347/2971764

 


[1]           La fattoria è stata oggetto, nel settembre del 2006, di un attentato che ha distrutto circa la metà del vigneto. Ciò nonostante, la volontà e l’impegno di contrastare ogni forma di intimidazione ha spinto la cooperativa Il Gabbiano e Libera a proseguire il loro cammino ed ogni anno, a settembre, in concomitanza con la vendemmia, organizzano un’importante manifestazione di sensibilizzazione in favore della legalità e contro le mafie.

 

[2]           L’ azienda, esempio unico a livello nazionale, è un’attività confiscata alla mafia del trapanese, dal 2000 gestita in amministrazione giudiziaria e oggi resa ai Siciliani.

 

[3]           Giuseppe Impastato, meglio noto come “Peppino”, è stato un politico e conduttore radiofonico, famoso per la militanza antifascista ma soprattutto per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita.

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