LIBERI DALLE MAFIE nelle scuole superiori di Bologna e provincia
percorso formativo 2012-13 presso gli Istituti Scolastici Superiori di Bologna e provincia contro tutte le mafie
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si propone, attraverso diverse fasi, di informare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnati degli Istituti Scolastici Superiori del territorio della provincia bolognese alle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della legalità e della giustizia, all’educazione al senso civico e democratico e all’impegno contro ogni forma di corruzione.
A questo proposito il progetto, prendendo come target di riferimento gli Istituti Scolastici Superiori del territorio della provincia bolognese, intende sviluppare un percorso formativo in grado non solo fornire gli strumenti per una migliore e più approfondita comprensione del fenomeno mafioso in Italia e delle sue implicazioni nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di educare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti sulle forme di resistenza che la società civile ha saputo opporre nel tempo a questo fenomeno.
Il progetto inoltre, attraverso le testimonianze di diversi attori ed esperti del settore, fungerà da momento di incontro, conoscenza e confronto tra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti, insegnati e cittadinanza riguardo al tema della lotta alle mafie.
E’ previsto infine un evento conclusivo dell’iter progettuale rivolto all’intera cittadinanza così come alle Istituzioni e alle associazioni locali – oltre che naturalmente alle classi degli Istituti precedentemente coinvolti nell’iter formativo – che fungerà da momento di incontro, conoscenza e confronto in relazione ai temi affrontati e alle attività di contrasto alle mafie portate avanti nel territorio.
A questo riguardo, “Liberi dalle mafie” ha visto in solo tre anni la collaborazione ed il supporto di numerosi e differenti realtà – pubbliche e private – che hanno contribuito a sviluppare una vera e propria sinergia nel territorio. Per citare solo le più importanti: Regione Emilia Romagna; Provincia di Modena; Provincia e Comune di Ravenna; Unione dei Comuni della Bassa Romagna; Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna; Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna; Fondazione Cassa di Risparmio di Modena; Credito Cooperativo ravennate e imolese; Libera nazionale e provinciale; Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (SIULP); Confesercenti; Coop. Adriatica; Camst, Modena City Ramblers.
“Liberi dalle mafie 2012/13” intende quindi non solo dar seguito ad un “percorso” che studenti, docenti ed operatori di Pereira ritengono prezioso per il tessuto cittadino, ma ampliare le attività dello stesso estendendole sul territorio di Bologna.
OBIETTIVO GENERALE
L’obiettivo generale del progetto è informare e sensibilizzare la cittadinanza e nello specifico il mondo scolastico sulle tematiche della legalità, della giustizia e della democrazia, in particolare in riferimento al fondamentale ruolo rivestito dalla società civile nella difficile lotta contro ogni forma di mafia.
L’idea alla base di tale obiettivo è che lo Stato da solo non ha la forza per opporsi efficacemente al fenomeno mafioso, ma necessita del sostegno della società civile intera.
OBIETTIVO SPECIFICO
L’obiettivo specifico è sviluppare all’interno delle scuole coinvolte un percorso formativo che, partendo dalla contestualizzazione del fenomeno mafioso, sia in grado di fornire gli strumenti necessari per far luce su una realtà tanto complessa quanto delicata quale appunto quella delle mafie in Italia, gettando al contempo le basi per una futura e più stretta collaborazione fra il mondo scolastico, quello associativo e quello istituzionale dei territori target del progetto.
Il progetto si propone inoltre – attraverso l’evento pubblico conclusivo – di sensibilizzare la cittadinanza bolognese sul tema dell’infiltrazione delle mafie al Nord e sugli strumenti per combatterle.
DESTINATARI DIRETTI
I destinatari diretti del progetto sono individuati negli studenti e negli insegnanti che frequentano i moduli formativi presentati nei n. 8 Istituti Scolastici Superiori aderenti al progetto.
In particolare, il progetto è rivolto a n. 16 classi.
Si stima quindi un numero totale di n. 480 studenti coinvolti dal progetto (n. 30 studenti per classe).
Altro destinatario diretto del progetto sarà la cittadinanza di Bologna e provincia che parteciperà al sopraindicato evento pubblico di apertura.
DESTINATARI INDIRETTI
I destinatari indiretti sono gli esponenti ed i rappresentanti del mondo istituzionale e associativo del territorio bolognese, che potranno partecipare agli incontri previsti con le autorità scolastiche e gli studenti all’interno dei moduli formativi nelle scuole.
Altri destinatari indiretti del progetto sono i protagonisti delle tematiche trattate all’interno del percorso formativo presentato, ossia la società civile (in particolare quella del sud Italia) che, oltre ad essere uno dei temi centrali delle lezioni in aula, rappresenta anche l’oggetto dei filmati proposti durante l’iter formativo.
METODOLOGIA
Il progetto, nello sviluppo del percorso formativo, assumerà come metodo di lavoro un approccio multidisciplinare che affiancherà le lezioni frontali in aula con:
• giochi e dinamiche di gruppo;
• utilizzo di materiale audio visuale a supporto delle lezioni stesse (video-documentari, fotografie, pannelli informativi, ecc);
• testimonianze dirette di persone o gruppi (familiari di vittime di mafia, testimoni di giustizia, giornalisti, esperti in materia rappresentanti di associazioni, amministratori locali, band musicali, ecc) che possono apportare il proprio contributo per una migliore comprensione delle tematiche trattate.
L’obiettivo è quello di stimolare i ragazzi su differenti livelli, in modo da non coinvolgerli unicamente su un piano “didattico-razionale”, ma anche attraverso stimoli “visivo-emozionali”, “dinamiche relazionali” e “scambi umani”.
ATTIVITA’ PREVISTE
1. Realizzazione del percorso formativo (periodo: 10 dicembre 2012 – 15 maggio 2013)
a. Struttura generale dei moduli formativi
L’intervento didattico-formativo si comporrà di tre parti fondamentali parti: il primo modulo incentrato sulla presentazione della questione delle mafie in Italia e sui punti di forza che hanno permesso loro di consolidarsi negli anni e divenire la prima impresa italiana in termini di fatturato; il secondo modulo incentrato sulle forme di contrasto messe in campo sia in ambito istituzionale e giuridico, che in ambito sociale, con particolare attenzione all’esperienza della rete Libera; infine il terzo modulo che prevede l’intervento di un ospite significativo che proponga direttamente agli studenti la propria testimonianza e si confronti con loro.
Modulo I:
Contenuto: storia e approfondimento della questione della mafia in Italia; definizione delle strutture mafiose e dei loro punti di forza.
Metodologia: lezione frontale, dinamiche di gruppo, proiezione di video, lettura di testi, dibattito con gli studenti.
Modulo II:
Contenuto: analisi della attività messe in campo per contrastare il fenomeno mafioso in ambito giuridico, istituzionale, sociale.
Metodologia: questa parte verrà supportata dall’utilizzo di materiale video riguardante l’esperienza del pool di Palermo e le realtà associative, prima fra tutte Libera, che operano attualmente in tutto il territorio nazionale.
Modulo III:
Contenuto: intervento di ospiti ed esperti sulle tematiche in oggetto che racconteranno direttamente la propria esperienza nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata.
Metodologia: questa parte verrà supportata dagli interventi di ospiti esterni quali familiari di vittime di mafia, testimoni di giustizia, giornalisti, esperti in materia.
b. Metodologia didattica generale
Nei primi due moduli didattico-formativi verrà adottato un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere lo studente, così come l’insegnante, su differenti livelli.
La scelta dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e ai giochi di gruppo, permetterà in questo modo di veicolare i messaggi in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo e di educazione.
Nel terzo modulo, studenti e insegnanti potranno ascoltare direttamente la testimonianza di un ospite significativo, porre domande e sviluppare un dialogo che permetta non solo di acquisire informazioni di prima mano, ma anche stabilire un rapporto empatico con vicende sempre più vicine al nostro quotidiano.
A conclusione dell’iter formativo previsto da progetto, verranno somministrati differenti questionari di valutazione a studenti e insegnati delle classi coinvolte, in modo da verificare il grado di apprezzamento dei moduli proposti, oltre che il livello di comprensione delle tematiche trattate.
c. Organizzazione del percorso formativo
- Territori target del progetto: n° 8 Istituti scolastici coinvolti (Bologna e provincia)
- Totale classi: n° 16 classi coinvolte
- Totale studenti: n° 480 studenti (30 studenti a classe; 30 x 16 = 480)
- Ore di didattica: primo modulo (16 classi x 2 ore = 32 ore); secondo modulo (16 classi x 2 ore = 32 ore); terzo modulo* (n. 2 incontri di 3 ore = 6 ore)
- Totale ore previste da progetto: 32 + 32 + 6 = 70 ore
* Il terzo modulo prevede indicativamente un incontro con un testimone – in assemblea d’Istituto – ogni 8 classi, per un totale di n. 2 incontri.
Segue le descrizione del contenuto dei moduli in dettaglio:
MODULO I
“Il fenomeno mafioso in Italia”
Il primo modulo prevede di contestualizzare i temi trattati nel corso delle lezioni attraverso l’introduzione del complesso problema della diffusione del fenomeno della criminalità organizzata in Italia.
In particolare si cercherà di stimolare l’attenzione degli studenti attraverso la proiezione di stralci di video e documentari. Inoltre saranno presentate letture di testi che approfondiscono e descrivono le caratteristiche e la pericolosità della struttura mafiosa diffusa non solo nell’Italia meridionale ma operativa su tutto il territorio nazionale, con riferimento alla capacità della criminalità organizzata di infiltrarsi in tutti gli ambiti del tessuto sociale, da quello economico-produttivo, a quello politico-istituzionale, attraverso non solo l’utilizzo della violenza e del controllo del territorio, ma anche di strategie imprenditoriali spregiudicate e innovative.
Un particolare riguardo all’analisi strutturale delle varie organizzazioni criminali ed ai punti di forza che hanno permesso loro di perdurare nel tempo sino a divenire ai giorni nostri la prima azienda italiana in termini di fatturato e PIL.
Saranno forniti inoltre riferimenti sulle infiltrazioni mafiose presenti in tutto il nord Italia, in particolare attraverso le attività di riciclaggio del denaro sporco e gli investimenti nei diversi settori dell’economia legale.
MODULO II
“Liberi dalle Mafie”
Dopo aver analizzato le caratteristiche del fenomeno mafioso nel secondo modulo si passerà a comprendere come le Istituzioni, le forze dell’ordine e la società civile si sono contrapposte nel tempo al potere criminale. Si presenteranno quindi le principali leggi approvate in questo ambito e lo straordinario utilizzo che se ne è fatto da parte dei magistrati. Si proporrà la vicenda del pool antimafia di Palermo, in particolare soffermandosi sulle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, analizzando i risultati del maxiprocesso e cercando di comprendere come da tali successi si sia passati alla fase storica culminata con la stagione delle stragi del 1992 e del 1993.
Si passerà poi a presentare le numerose realtà, presenti nella società civile italiana, che da anni tentano di arginare il diffondersi del fenomeno mafioso attraverso una coraggiosa lotta di riconquista del territorio. In particolare si descriveranno le attività di Libera, presieduta da don Luigi Ciotti e nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.
Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1.600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la
cultura della legalità. A fianco di Libera sono numerosi i singoli e le associazioni che quotidianamente e da anni sono in prima fila per affermare la legalità e lo stato di diritto, venendo così a creare una rete di solidarietà che riunisce diverse realtà in tutta Italia in ambito istituzionale, associativo, imprenditoriale ed artistico.
Attraverso dinamiche di gruppo si stimolerà la discussione tra i ragazzi sull’importanza che la società civile ricopre attualmente nel sostenere lo Stato nella lotta alla criminalità organizzata presente in tutto il territorio nazionale.
MODULO III
“Incontro con un testimone significativo”
Per concludere il percorso formativo si prevede un incontro con un ospite che, partendo dalla propria esperienza, possa confrontarsi in modo diretto con gli studenti, in modo da stimolarne “non solo la testa, ma anche la pancia”, ossia in grado non solo di fornire dati e informazioni di prima mano, costruire ragionamenti e riflessioni sulla diffusione del fenomeno mafioso su tutto il territorio nazionale, ma anche e soprattutto stimolare le energie e le capacità degli studenti, incentivando il loro interesse e la continuità di un impegno che possa uscire dalla struttura scolastica ed aprirsi all’intera comunità.
Proponiamo a titolo indicativo un elenco dei possibili ospiti:
a) Giovanni Tizian – giornalista e familiare di vittima di mafia
b) Mara Fonti – familiare di vittima di mafia
c) Margherita Asta – familiare di vittime di mafia
d) Pino Masciari – testimone di giustizia
e) Adriana Musella – responsabile del progetto “Gerbera Gialla”, promosso dal Coordinamento Nazionale Antimafia
f) Peppe Ruggero – giornalista e regista, autore del documentario “Biutiful Cauntri” sulla questione dei rifiuti a Napoli
g) Enza Rando – ufficio di Presidenza di Libera
2. Realizzazione dell’evento finale a Bologna
E’ prevista nel giugno 2013 la realizzazione a Bologna di un evento pubblico, conclusivo dell’iter progettuale, per il quale verranno coinvolte tutte le realtà che a diverso titolo hanno partecipato e contribuito alla realizzazione del progetto.
L’evento verrà organizzato secondo le seguenti modalità:
- Intervento degli enti pubblici e privati sostenitori del progetto
- Dibattito pubblico con importanti personalità nel campo della lotta alle mafie
In particolare verrà chiamati a presenziare personalità di spicco della lotta alla mafia:
GIOVANNI TIZIAN – Giornalista calabrese antimafia e familiare di vittima di mafia
IN COLLABORAZIONE CON:
ASSOCIAZIONE PAOLO PEDRELLI
Archivio Storico Sindacale – Bologna
PER INFO:
Matteo Pasi
Responsabile del progetto
matteopasi@associazionepereira.it
cell. 347 2971764